Amministrative 2015. Via alle manovre

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Il 17 per i napoletani in particolare, ma anche per tutti quelli che si rifanno alla cabala, è un numero che porta male: a’disgrazia ! Ma tale è il numero dei comuni della provincia partenopea, compreso il capoluogo, che nella primavera prossima rinnoveranno le amministrazioni. A chi porterà jella il 17 al centrosinistra, al centrodestra o ai grillini? La partita è alle prime battute e quindi tutta da giocare ma “tecnici” delle varie forze politiche hanno iniziato a valutare i giocatori da schierare in campo. Si tratta di un appuntamento importante con gli elettori anche perché il successivo voto sarà espresso per le politiche. Quindi bisogna scegliere bene, stare attenti, lottare fino in fondo per vincere perché una sconfitta sonora influenzerà di sicuro anche il futuro non solo dei singoli partiti ma anche dei vertici locali che potranno sperare in un posto al Parlamento solo se porteranno risultati positivi a casa. Una lotta dura quella da affrontare in cui non si risparmieranno colpi leciti o non leciti pur di riportare un trofeo a casa. Roma, Milano, Napoli cambieranno i sindaci. Ma quali saranno i colori che sventoleranno sui rispettivi balconi municipali? Ed in particolare a Napoli quanti dei comuni chiamati alle urne avranno l’etichetta di questo o quell’altro schieramento? Fare delle previsioni è assolutamente azzardato, ma di sicuro nelle segreterie dei partiti ogni giorno che passa le notti in bianco diventano sempre più frequenti con l’avvicinarsi dell’appuntamento. La questione non riguarda solo le singole forze politiche ma anche gli equilibri interni ad esse specie nei grandi partiti. Accantonato il centrodestra dove sembra affermarsi sempre più la posizione di Gianni Lettieri quale candidato a Palazzo S. Giacomo che conta su di un suo seguito personale e l’appoggio di liste civiche la cui consistenza di consenso non è dato per ora sapere, l’altro partito in fibrillazione continua è il Pd. I Democrat non sanno letteralmente che pesci pigliare. Antonio Bassolino va avanti per la sua strada e parteciperà alle primarie ma quali saranno i suoi antagonisti è ancora tutto un mistero. L’arancione sbiadito Luigi De Magistris tesse la sua tela di alleanze sperando in un apporto finale dei Pentastellati. Ma i 5Stelle nicchiano covando il sogno di fare il grande botto conquistando la poltrona di sindaco di Napoli. Non meno faticoso sarà per tutti gli schieramenti accaparrarsi i municipi degli altri sedici comuni dell’ interland partenopeo. E intanto noi e le stelle continuiamo a guardare!