Commercio, in un anno 5mila imprese in meno: male per giornalai e gestori carburanti

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La decontribuzione continua a fare sentire i suoi effetti positivi anche sul commercio in sede fissa, che ad agosto 2016 dà lavoro a 1.752.488 addetti, l’1,7% in più dello stesso mese dell’anno precedente, per un totale di poco più di 29mila nuovi posti, di cui quasi 7mila in imprese a titolarità straniera. E’ quanto stima l’Osservatorio Confesercenti.
Ma la sofferenza del tessuto imprenditoriale, segnalata anche dai dati Istat sulla fiducia di agosto, che vede un peggioramento di oltre 4 punti percentuali per il commercio al dettaglio, è evidente dal proseguimento della riduzione dello stock di imprese. In un anno il settore perde lo 0,8% delle attività, pari a oltre 5mila imprese.
La diminuzione investe quasi tutte le tipologie, dall’alimentare specializzato (-0,6%) al non alimentare (-0,8%), con picchi di diminuzione per vendita di giornali e riviste (-2,8%), gestori carburanti (-2,7%), orefici (-1,9%) e librai (-1,4%). Prosegue anche la crisi della moda (-1%).