Distretti del Sud, l’agroalimentare traina l’export. Boom della filiera verde. Report di Intesa Sanpaolo

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Nei primi nove mesi del 2023 le esportazioni dei distretti industriali del Mezzogiorno sono state pari a quasi 7,2 miliardi di euro, in crescita del 3,7% rispetto al periodo gennaio-settembre 2022: un dato trainato dalla filiera agroalimentare, con un incremento nel Sud di 297 milioni (+ 6,9%). E’ quanto emerge dal report periodico sui distretti realizzato dalla direzione studi e ricerche di Intesa Sanpaolo. Spicca per performance positiva l’Agricoltura della Sicilia sud-orientale (+37,8%, pari a +30 milioni) grazie all’aumento delle vendite verso tutti i principali mercati di sbocco, in primis la Germania. Seguono l’Ortofrutta e conserve del foggiano (+32,3%, +41 milioni), il Lattiero-caseario sardo (+19%, +19 milioni) e Caffè e confetterie del napoletano (+14,6%, +23 milioni). Crescita a doppia cifra anche per le esportazioni delle Conserve di Nocera (+13,5%, pari a 131 milioni di euro, la crescita maggiore in valore), Olio e pasta del barese (+11,9%, +32 milioni) e Mozzarella di bufala campana (+10%, +41 milioni). In aumento anche l’export di Pasta di Fara (+4,8%, +8 milioni), Alimentare napoletano (+4%, +25 milioni), Agricoltura della Piana del Sele (+3,8%, +9 milioni) e Vini del Montepulciano d’Abruzzo (+3,1%, +5 milioni). Nei primi nove mesi del 2023 anche il sistema moda del Mezzogiorno ha incrementato le vendite all’estero (+6,3%) mentre risulta sfavorevole l’andamento dei distretti del sistema casa (-18,6%). L’evoluzione dell’export dei Poli tecnologici del Mezzogiorno è stata brillante: nei primi nove mesi del 2023 sono aumentate di 2,17 miliardi (pari a +59,4%), balzo è quasi interamente attribuibile al Polo farmaceutico di NAPOLI (+2,15 miliardi di euro), le cui esportazioni sono più che raddoppiate. “Ancora una volta, il Sud dimostra la capacità di eccellere. E la principale mission del nostro Gruppo è il sostegno alle imprese del territorio in cui opera, soprattutto a quelle aziende che vogliono investire per migliorare la propria competitività su nuovi mercati e per governare i processi di transizione ambientale e digitale – ha affermato Giuseppe Nargi, Direttore Regionale Campania, Calabria e Sicilia di Intesa Sanpaolo -. Nel Mezzogiorno stiamo lavorando per favorire ulteriori insediamenti produttivi nella Zes, per la quale abbiamo elevato il plafond a 10 miliardi di euro e messo a punto un desk di consulenza specialistica. Resta prioritaria per Intesa Sanpaolo l’attenzione alle famiglie del territorio e al sociale”.