Euronut rischia di chiudere per un cavalcavia sequestrato. Il caso in parlamento

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I deputati del Pd, Massimiliano Manfredi e Assunta Tartaglione, chiedono conto al Governo della clamorosa situazione della Euronut di Sperone (Avellino), che nonostante le ottime performance imprenditoriali ora rischia di chiudere per colpa di un cavalcavia sequestrato dalla magistratura. Ecco il testo del provvedimento. “Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro dello sviluppo economico. – Per sapere – premesso che: Euronut spa, nata nel 1996, con i fondi dell’ex legge n. 44 del 1996, gestiti dall’allora IG (Imprenditorialità giovanile spa), oggi Invitalia SpA, per un importo di circa 5 miliardi delle vecchie lire è specializzata nella lavorazione, trasformazione e produzione di semilavorati di nocciola per l’industria dolciaria ed opera nello stabilimento produttivo di Sperone (Avellino);  L’azienda attualmente occupa circa una ventina di dipendenti, suddivisi nei reparti inerenti all’amministrazione, alla produzione, al controllo della qualità e commerciale e nel biennio 2015-2016 ha fatturato circa 12 milioni di euro. I suoi prodotti vengono utilizzati prevalentemente nel settore bakery (wafer, merendine, dolciario e altro), gelatiero e creme dolciarie ed i suoi clienti sono tra le principali industrie del food industriale sia nazionale che internazionale (Bauli, Lazzaroni, Balconi, Rigoni di Asiago e altri);  La Euronut spa ha una forte vocazione internazionale; infatti, il 55 per cento del fatturato è prodotto all’estero e nel corso dell’ultimo ventennio ha sempre continuato nel suo trend di crescita, nonostante i difficili periodi di crisi economica mondiale ed, attualmente, non solo è in regola con l’Invitalia spa, in merito ai pagamenti relativi al mutuo stipulato, ma nell’arco di tre anni esso potrebbe essere estinto; il 5 giugno 2017 è stato disposto, su ordine della procura della Repubblica di Avellino, il sequestro preventivo dei cavalcavia n. 20 e n. 22 ricadenti nella zona industriale del comune di Sperone, che sovrastano l’autostrada A16 Napoli-Canosa e purtroppo l’unico punto di accesso per gli autoveicoli e mezzi di trasporto merci è costituito dal cavalcavia n. 22, il quale può essere percorso solo mediante attraversamento pedonale; Tale situazione sta determinando gravissimi danni all’azienda, avendo di fatto bloccato le attività imprenditoriali e in tempi brevi l’attività produttiva potrebbe arrestarsi per via dell’impossibilità di ricevere le forniture di gas, essendo l’area in cui sorge l’impresa priva di gas metano -: se il Governo sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e quali iniziative urgenti, per quanto di competenza, intenda intraprendere per far fronte tempestivamente alle criticità infrastrutturali sopra indicate, tenuto conto che con l’arresto delle attività produttive ed imprenditoriali, si determineranno quelle condizioni che andrebbero a colpire non solo l’azienda (la perdita di fatturato, rescissione dei contratti in corso per via dell’impossibilità di effettuare le consegne; rischio di revoca di affidamenti da parte delle banche e danni di immagine nei confronti della clientela), ma anche i dipendenti, con conseguenti ricadute dal punto di vista sociale ed occupazionale”.