Fisco: al via precompilata, arriva ‘compliance’ imprese

59

Il fisco gioca d’anticipo, al fianco del contribuente, sia con le persone sia con le società. Proprio in contemporanea con l’avvio della nuova stagione della ”dichiarazione precompilata”, che quest’anno si arricchisce di nuovi dati, arriva la possibilità per le imprese di chiedere un aiuto al fisco. Si chiama ”cooperative compliance” e attua uno dei capitoli della riforma fiscale. Di fatto rappresenta per le grandi imprese – ma pian piano si punta ad estenderla anche alle medie e poi alle piccole – quello che il 730 precompilato ha rappresentato per i lavoratori dipendenti: invece di puntare ad accertare comportamenti illeciti ex post, l’Agenzia delle Entrate affianca le grandi imprese che lo richiedono, guidandole per mano fra gli adempimenti fiscali e dando loro certezza fiscale.

    – DICHIARAZIONE PRECOMPILATA: Parte la stagione delle dichiarazioni. Da oggi sarà messa a disposizioni di circa 30 milioni di contribuenti la loro dichiarazione precompilata.
    Bisognerà accedere con le vecchie password oppure anche con il nuovo Spid (il pin unico della P.A) ai propri dati e si avrà una dichiarazione già compilata. I contribuenti che accetteranno i dati inseriti dal fisco non riceveranno più controlli e potranno inviarla a partire da maggio.
    Quest’anno la dichiarazione diventà più ricca: ci sono le spese sanitarie valide per avere le detrazioni. Si tratta di un primo anno e la massa di dati è notevole. Mancheranno però le spese per i medicinali da banco che le farmacie non sono riuscite a comunicare. Ci saranno inoltre le spese universitarie, le spese funebri, i contributi versati alla previdenza complementare, i bonifici riguardanti le ristrutturazioni e il bonus energia dell’ultimo anno.
    Altre novita: sarà possibile fare una dichiarazione congiunta e oltre al 730 precompilato (destinato a chi ha redditi da lavoro dipendente o da pensione) ci sarà anche Unico Precompilato per le altre tipologie di contribuente.

    – COOPERATIVE COMPLIANCE PER LE IMPRESE: Per ora riguarda solo le grandi imprese (con 1 miliardo di giro d’affari, o con 1 miliardo ma che avevano aderito ad un progetto pilota) ma che a regime dovrebbe essere estesa anche alle medio e piccole. Sarà una rivoluzione. Alle imprese viene chiesta maggiore trasparenza fiscale, in cambio è previsto affiancamento da parte degli esperti dell’Agenzia e una certezza sugli importi e sulle procedure da seguire. In pratica si risparmia sui costi e si azzera il rischio di accertamenti e liti successive. L’ “adempimento cooperativo” è volontario ed è adatto solo per le imprese che hanno già un ufficio strutturato per affrontare i rischi fiscali: per questo bisognerà presentare una domanda e mettere a disposizione una specifica documentazione.

    – FISCO ATTRAI-IMPRESE: Il fisco punta così a diventare più attraente per le multinazionali. Proprio per questo la novità è stata preannunciata dalla ”numero uno” dell’Agenzia delle Entrate Rossella Orlandi durante una tavola rotonda, organizzata nella ”School of Finance and Management” di Francoforte dalla Camera di Commercio Italo Tedesca, proprio per spiegare le novità del fisco italiano per attrarre imprese e investimenti in Italia. “I soggetti esteri e anche le imprese tedesche possono ora cogliere questa interessante opportunità”, ha detto la Orlandi alla platea di imprenditori tedeschi. Oltre alle Cooperative Compliance ci sono infatti la possibilità di fare interpelli preventivi, un nuovo regime della tax ruling e anche una normativa più semplice e leggera per marchi e brevetti (il cosiddetto Patent Box).
   

Il fisco gioca d’anticipo, al fianco del contribuente, sia con le persone sia con le società. Proprio in contemporanea con l’avvio della nuova stagione della ”dichiarazione precompilata”, che quest’anno si arricchisce di nuovi dati, arriva la possibilità per le imprese di chiedere un aiuto al fisco. Si chiama ”cooperative compliance” e attua uno dei capitoli della riforma fiscale. Di fatto rappresenta per le grandi imprese – ma pian piano si punta ad estenderla anche alle medie e poi alle piccole – quello che il 730 precompilato ha rappresentato per i lavoratori dipendenti: invece di puntare ad accertare comportamenti illeciti ex post, l’Agenzia delle Entrate affianca le grandi imprese che lo richiedono, guidandole per mano fra gli adempimenti fiscali e dando loro certezza fiscale.

    – DICHIARAZIONE PRECOMPILATA: Parte la stagione delle dichiarazioni. Da oggi sarà messa a disposizioni di circa 30 milioni di contribuenti la loro dichiarazione precompilata.
    Bisognerà accedere con le vecchie password oppure anche con il nuovo Spid (il pin unico della P.A) ai propri dati e si avrà una dichiarazione già compilata. I contribuenti che accetteranno i dati inseriti dal fisco non riceveranno più controlli e potranno inviarla a partire da maggio.
    Quest’anno la dichiarazione diventà più ricca: ci sono le spese sanitarie valide per avere le detrazioni. Si tratta di un primo anno e la massa di dati è notevole. Mancheranno però le spese per i medicinali da banco che le farmacie non sono riuscite a comunicare. Ci saranno inoltre le spese universitarie, le spese funebri, i contributi versati alla previdenza complementare, i bonifici riguardanti le ristrutturazioni e il bonus energia dell’ultimo anno.
    Altre novita: sarà possibile fare una dichiarazione congiunta e oltre al 730 precompilato (destinato a chi ha redditi da lavoro dipendente o da pensione) ci sarà anche Unico Precompilato per le altre tipologie di contribuente.

    – COOPERATIVE COMPLIANCE PER LE IMPRESE: Per ora riguarda solo le grandi imprese (con 1 miliardo di giro d’affari, o con 1 miliardo ma che avevano aderito ad un progetto pilota) ma che a regime dovrebbe essere estesa anche alle medio e piccole. Sarà una rivoluzione. Alle imprese viene chiesta maggiore trasparenza fiscale, in cambio è previsto affiancamento da parte degli esperti dell’Agenzia e una certezza sugli importi e sulle procedure da seguire. In pratica si risparmia sui costi e si azzera il rischio di accertamenti e liti successive. L’ “adempimento cooperativo” è volontario ed è adatto solo per le imprese che hanno già un ufficio strutturato per affrontare i rischi fiscali: per questo bisognerà presentare una domanda e mettere a disposizione una specifica documentazione.

    – FISCO ATTRAI-IMPRESE: Il fisco punta così a diventare più attraente per le multinazionali. Proprio per questo la novità è stata preannunciata dalla ”numero uno” dell’Agenzia delle Entrate Rossella Orlandi durante una tavola rotonda, organizzata nella ”School of Finance and Management” di Francoforte dalla Camera di Commercio Italo Tedesca, proprio per spiegare le novità del fisco italiano per attrarre imprese e investimenti in Italia. “I soggetti esteri e anche le imprese tedesche possono ora cogliere questa interessante opportunità”, ha detto la Orlandi alla platea di imprenditori tedeschi. Oltre alle Cooperative Compliance ci sono infatti la possibilità di fare interpelli preventivi, un nuovo regime della tax ruling e anche una normativa più semplice e leggera per marchi e brevetti (il cosiddetto Patent Box).