Napoli, il teatro San Carlo apre le porte ai senzatetto

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In foto una sala del San Carlo di Napoli

Le porte del teatro “devono essere aperte a tutti”. Così Rosanna Purchia, sovrintendente del teatro San Carlo di Napoli, a margine del pranzo di Pasqua per i senzatetto che si è tenuto oggi nel salone degli Specchi dello storico d’opera. L’evento solidale – organizzato da fondazione Its Bact (Istituto tecnico superiore per le tecnologie innovative per i beni e le attività culturali e turistiche), fondazione teatro di San Carlo e Caritas diocesana di NAPOLI – è stato un modo per offrire ai più bisognosi i cibi tipici della dieta mediterranea, ma anche “il calore e la solidarietà di una famiglia allargata”. All’organizzazione e all’accoglienza degli ospiti, nonché alla preparazione e al servizio dei pasti, hanno partecipato le brigate della scuola Sannino – De Cillis di Ponticelli supportate dagli istituti scolastici Isabella D’Este-Caracciolo e Vittorio Veneto di Napoli, dagli allievi Its del corso di Gastronomia mediterranea e dai dipendenti del Lirico. “Il San Carlo – spiega Purchia – non è certo deputato a risolvere i problemi di queste persone. Sappiamo bene che questa è una giornata di sorriso e che stasera per loro ritornerà il buio. Aprire, però, le porte del bello riscalda il cuore e forse accende i riflettori su di loro affinché le istituzioni possano piano piano risolvere questi problemi”. Al pranzo ha partecipato anche Roberta Gaeta, assessora al Welfare del Comune che ha posto l’accento sul valore di questa iniziativa in cui “l’essere umano si stringe attorno agli altri esseri umani” e lo fa in un luogo “simbolico della città, della cultura e dell’arte che possono essere una grande forma di riscatto su cui lavorare ancora tanto”. Queste occasioni “sono importanti – aggiunge – per sensibilizzare e per alzare l’attenzione su un tema centrale come la povertà che non riguarda poche persone e che riguarda persone non lontane da noi”.