Per un debito comune europeo

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In foto Elena Basile
Deve passare la nottata ma serve per una Europa salda un sistema comune del debito : L’Ambasciatrice italiana a Bruxelles Elena Basile , napoletana, ne è convinta.
Elena Basile, rilascio’ tempo fa  un’intervista sul quotidiano belga ‘’Le Soir’’, il giornale francofono maggiormente diffuso nel Paese. L’Ambasciatrice evidenzio’  le misure eccezionali prese dal Governo italiano per contrastare la diffusione del virus e lo spirito di sacrificio della nostra popolazione, in primis i medici ed il personale sanitario, ma l’unica soluzione di fronte alla crisi sanitaria ed economica causata dal covid-19 è  che l’Europa si muova unita ed in modo efficace per superare gli ostacoli : nuove prassi innovative possono offrire una risposta comune: dalla ricerca e distribuzione del materiale sanitario a protocolli uniformi e dati comparabili. La creazione del fondo ‘’SURE’’ lanciato dalla Commissione Europea, ha affermato l’Ambasciatrice, è certamente un passo importante nella giusta direzione, insieme alla sospensione del Patto di stabilità, alla riforma degli aiuti di stato per le imprese, nonché alla linea d’intervento adottata dalla BCE. Queste misure non sono sufficienti a fronteggiare la crisi sanitaria ed economica ; c’è bisogno di una emissione di debito comune, di uno strumento innovativo, quale il Piano Marshall del secondo dopoguerra. L’emissione di debito comune non consiste assolutamente in una mutualizzazione del debito in quanto è limitato a specifici obiettivi.
L’ Ambasciatrice ha fatto stato dell’eccellente collaborazione con la Ministra della Salute Maggie De Block e la cooperazione con le entità regionali per l’acquisto di materiale sanitario destinato all’Italia.
Indipendentemente dalla valutazione di un debito comune europeo , proprio per credere che ci sia un futuro per l’Europa, occorre condividere una forma comune finanziaria che possa eludere quella sensazione che ci siano Paesi forti e deboli, catalizzatori economicamente parlando o meno, altrimenti sulla base di un milione di posti di lavoro persi a causa del covid, e di fronte all’incapacità di governi come il nostro di essere sincrono con l’efficacia, l’Europa resterà solo una pericoloso accolito di entità ove i forti non capiscono e aiutano i deboli e una vecchia economia, non riesce più ad assicurare un principio di libertà umana ma solo l’asservimento a delle regole vecchie che fanno comodo a pochi.