Ricerca, contro il cancro la nuova frontiera del “bioimaging”

61

Nella lotta al cancro assumono sempre maggiore rilevanza le “bioimaging” grazie alle quali è possibile arrivare a formulare terapie personalizzate per i pazienti. Di questo si è discusso oggi a Napoli in occasione dell’evento “Euro bioimaging” che ha visto la partecipazione di ricercatori del Cnr e di esponenti del mondo della ricerca, dell’innovazione tecnologica e della medicina. Un campo, quello del bioimaging, in cui l’Italia riveste un ruolo di leader. ”Nel nostro Paese – spiega Alberto Luini, coordinatore della rete italiana Euro bioimaging e ricercatore al Cnr – il bioimaging è molto sviluppato, ci sono numerose istituzioni che lavorano per sviluppare tecnologie all’avanguardia. Possiamo dire che in Italia c’è la frontiera del bioimaging”. L’Italia, infatti, all’interno dell’infrastruttura europea ha ”un ruolo centrale” perché – come sottolineato – fa parte del nodo coordinatore, del centro di coordinazione dei 16 Paesi europei che compongono la rete dell’Euro bioimaging. Un ruolo centrale in cui a sua volta la Campania fa la sua parte. “A Napoli e in Campania – dice Marco Salvatore, direttore scientifico dell’Irccs Sdn – c’è uno dei nodi europei dell’Euro bioimaging di altissimo livello”. Due i filoni del bioimaging nella lotta al cancro: uno di ricerca pura fatta sulle cellule e uno che riguarda le applicazioni. “Oggi – aggiunge Salvatore – abbiamo la possibilità di integrare le immagini di diverse apparecchiature potendo incrociare questi dati con i dati di laboratorio e ciò ci consente di poter arrivare a una terapia e a una diagnosi personalizzata evitando terapie dannose”.