Rilancio di Ansaldo
Campania strategica

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Un ruolo di primo piano per Napoli e la Campania, nuovi investimenti, assunzioni. Sono le pillole del piano industriale che Hitachi, la multinazionale giapponese neo proprietaria di Ansaldo Breda e Ansaldo Un ruolo di primo piano per Napoli e la Campania, nuovi investimenti, assunzioni. Sono le pillole del piano industriale che Hitachi, la multinazionale giapponese neo proprietaria di Ansaldo Breda e Ansaldo Sts, sta studiando in queste settimane. Un progetto che prevede, per lo stabilimento centrale di Napoli della divisione Breda (Sts invece ha il quartiere generale a Genova e un distaccamento importante in Campania), il ruolo di polo centrale del Mediterraneo. Qui si farà progettazione di alto livello e al tempo stesso si lavorerà su produzione, manutenzione e logistica. Alistair Dormer, amministratore delegato di Hitachi Rail Europe, lascia trapelare informazioni sul piano di giapponesi quando dice che “in Europa abbiamo un solo stabilimento, a Londra, di conseguenza puntiamo a crescere anche in altre aree”. Il che, tradotto dal diplomatico, vuol dire che l’intenzione del gruppo è quella di sviluppare il proprio business nel bacino del Mediterraneo. Da Ansaldo Breda qualcuno fa notare un altro aspetto interessante: visto che il mercato asiatico è quello su cui Hitachi punta di più, e che da qui al 2030 investirà miliardi di euro nel settore ferroviario, quale migliore piattaforma logistica del Sud Italia può garantire un collegamento diretto con Oriente? La risposta sta nelle azioni di Hitachi. In qualità di emissario dell’ad della casa madre, Hiroaki Nakanishi, Dormer in settimana incontra il suo omologo di Ansaldo Breda, Maurizio Manfellotto, per entrare nel dettaglio delle strategie. Che comprendono, ma questo è un aspetto forse marginale, il cambio della denominazione sociale delle due Ansaldo, anche per tagliare qualsiasi legame con il passato e scongiurare confusione nel mercato. L’altro passo immediato è il rafforzamento di un organico che conta già 2300 dipendenti. “E che non sarà smantellato – dice – Dormer perché sarebbe sciocco da parte nostra investire 2 miliardi di euro e poi chiudere fabbriche che funzionano”. Chiudere no ma spostare altrove? Sul punto Hitachi mantiene un comprensibile riserbo. La multinazionale giapponese cerca ingegneri e personale specializzato da impiegare principalmente a Napoli. Il mercato, come sempre, attende le mosse concrete prima di dare un giudizio.