“Storia delle donne di Napoli”, l’ultima opera di Yvonne Carbonaro alla Festa del libro a Palazzo Reale

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In foto Yvonne Carbonaro

di Maria Carla Tartarone Realfonzo

E’ il primo anno che “La Festa del Libro” si svolge anche al Palazzo Reale, consentendo le visite nei Saloni dello splendido sito ed affollando le sale, i corridoi ed i cortili con un’ordinata organizzazione che ha coinvolto molti giovani volontari in bianca divisa che accompagnavano i visitatori tra le sale e i cortili occupati dagli stands espositivi, dedicati alle singole case editrici, numerosissimi. E sappiamo quanto il Palazzo ricco di storia sia maestoso ed ampio.
Nella “Sala Memus”, si è svolta la presentazione del libro “Storia delle donne di Napoli” scritto in questo periodo di pandemia dalla scrittrice Yvonne Carbonaro, con prefazione di Elena Coccia, presente in sala l’editore della Kairòs Giovanni Musella, titolare di uno degli stand presenti nelle corti. L’appuntamento era per le quindici e se ne raccomandava la precisione, perché alle sedici ci sarebbe stato un altro impegno per la sala. Mi hanno accompagnata nel luogo una giovane coppia di studenti, volontari, in divisa bianca, premurosi. L’autrice ha cominciato subito la sua presentazione dinnanzi a molti spettatori attenti. Tutti siamo stati particolarmente interessati. Yvonne Carbonaro, già insegnante di Italiano e Storia, di cui già avevo letto una importante biografia del padre, eroe antifascista dell’ultima guerra mondiale, che ella scrisse ripercorrendo con attente cura, anche gli archivi, per esser certa delle sue asserzioni, seguendo le vicissitudini del valoroso soldato nel suo doloroso iter tra i vari continenti; dopo aver anche scritto un libro sulle tradizioni del cibo napoletano ed un libro sui gatti, preziosi animali, oggi l’autrice straordinariamente ci ha proposto “Storia delle donne di Napoli”, un libro che in seicento pagine ripercorre la storia delle donne, iniziando dal rapporto delle donne con la religione (nel primo capitolo); segue il rapporto con il potere e con la politica (nel secondo capitolo); poi il rapporto con l’altro sesso, l’ideale di donna costruito dagli uomini (nel capitolo terzo); il rapporto con il pensiero e la creatività (nel capitolo quarto); infine gli esiti attuali del percorso di emancipazione (nel capitolo quinto). Naturalmente questi capitoli sono trattati dalla studiosa letterata con grande precisione in tutti i loro risvolti, portando ad esempio di volta in volta le donne protagoniste, fin dai tempi più antichi, partendo dalla vita di molte Sante e Martiri le cui immagini ritroviamo in molte chiese, venerate. Dal “perpetuarsi dei culti matriarcali” mettendo in evidenza, anche con numerose immagini, le immagini delle divine femminilità, amate e custodite nel tempo nei luoghi sacri di Napoli, l’analisi va innanzi nei tempi, percorrendo il Medioevo, il Rinascimento, il Seicento, i tempi della rivoluzione napoleonica con le donne partecipanti decise alla politica. La scrittrice giunge fino a parlarci delle donne note nel Novecento, di cui riconosciamo spesso le personalità e le donne di oggi, numerose, letterate, talvolta meravigliate di tali citazioni. Le attività delle donne di oggi sono tante, fino al mondo dello spettacolo e al mondo della letteratura, oggi argomento discusso, in cui le donne non sempre vengono considerate celebri e rispettate al pari degli uomini. La scrittura, sempre piacevole, ci conduce con la nostra curiosità ed il nostro interesse alla conoscenza delle vicende e della personalità delle protagoniste senza distrarci, anzi accentuando l’attenzione quando si incontrano le tante protagoniste della Storia che si ritenevano dimenticate.