Teatro Tram, si parte: da venerdì in scena “Primo sangue”

63

Riprende, con grande coraggio, la programmazione del Teatro Tram di Napoli: dal 16 al 25 ottobre nella sala di via Port’Alba, che per la quinta stagione apre a capienza ridotta per rispondere alle misure di contenimento del contagio da Covid-19, va in scena “PRIMO SANGUE”, testo e regia del direttore artistico Mirko Di Martino che vedrà Orazio Cerino e Errico Liguori interpretare due fratelli impegnati in una sfida di scherma, sport e vita, all’interno del teatro trasformato in una sala d’arme e con il pubblico disposto lungo i due lati della pedana. Trenta spettatori a sera – circa la metà della capienza tradizionale del teatro Tram – potranno calarsi in questa storia di famiglia e di sfide irrisolte (da risolvere).

“Abbiamo scelto di tenere aperto il TRAM nonostante la drastica riduzione dei posti – racconta Mirko Di Martino -. Il nostro teatro è una casa per le tante persone che lo frequentano. Stiamo provando a resistere, ma non è sostenibile andare in scena a queste condizioni. Purtroppo, le istituzioni sono assenti, ma ci resta il calore della nostra comunità”.
Due fratelli, due campioni di scherma, tornano a casa al momento della morte imminente del padre. Si ritrovano nella stessa palestra dove tutto era cominciato, quando da bambini il loro papà allenatore li sottoponeva ad allenamenti durissimi per farli diventare dei vincenti. Aldo e Edo sono cresciuti insieme e insieme hanno vinto tutto, fino al momento in cui è accaduto qualcosa che li ha separati, dodici anni prima: durante la finale del campionato italiano, che li vedeva opposti, Edo ha abbandonato all’improvviso il match lasciando Aldo in pedana. Non solo: da quel momento Edoardo è andato via di casa e ha smesso di rivolgere la parola al padre. Negli anni seguenti, Aldo ha continuato a praticare la scherma ad alti livelli, ma non è mai riuscito a vincere un oro alle Olimpiadi o ai Mondiali. Edo, che sembrava destinato a diventare un fuoriclasse, si è invece ritirato dall’attività agonistica, ma ha continuato a praticare la scherma come insegnante. Oggi i due fratelli si ritrovano per la prima volta insieme, da soli, con una palestra a disposizione e le spade in mano. E’ il momento di regolare i conti in sospeso, è l’occasione per concludere finalmente quella finale e decretare il vincitore. E’ soprattutto il momento della verità: cosa è successo, davvero, in quella notte di dodici anni prima?.