Buonalbergo, “mai fu vista simile crudelitate”. Un cammino attraverso la storia e la natura

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Come ormai da 3 anni, anche quest’anno le associazioni “Gruppo Teatrale di Buonalbergo” e “Sud Francigena” hanno organizzato per il 30 giugno 2019 la 4° edizione della “camminata storico – letteraria” a Montechiodo, per commemorare la distruzione dell’insediamento di Montegiove, avvenuta il 26 giugno 1122, dal titolo “Mai fu vista simile crudelitate”.
L’avvenimentovenne riportato da Falcone Beneventano, nel suo Chronicon e ripreso da altri autori nei secoli successivi.
L’insediamento di Monte Giovedoveva avere un ruolo centrale nei primi decenni dell’XI secolo. I Signori normanni di Buonalbergoerano a servizio dei Longobardi di Benevento e del Papa per come mercenari nelle lotte contro i bizantini e di scorta ai ricchi pellegrini che percorrevano la Via Francigena per recarsi al Santuario dell’Arcangelo Michele al Gargano.
Alberada, prima moglie di Roberto il Guiscardo e madre di Boemondo d’Altavilla, eroe della I crociata, principe di Taranto e d’Antiochia probabilmente ha passato parte della sua lunga vita in questo castello e, particolarità o coincidenza, la sua morte è avvenuta nel luglio 1122, quindi pochi giorni dopo la distruzione.
Oggi non molto è possibile vedere sulla vetta di Montegiove: una ricognizione archeologica effettuata dal prof. Marcello Rotili dell’ Università della Campania “Luigi Vanvitelli”negli anni 1999-2000 ha messo in evidenza i ruderi del castello, di una grande chiesa e della cinta muraria, evidenziando come l’estensione dell’insediamento possa far pensare ad centro abitato con forse più di 1000 abitanti, quindi per l’epoca, un centro importante.

Il sito è un una posizione strategica a controllo delle principali vie di comunicazione dell’epoca: il Tratturo Pescasseroli Candela che metteva in collegamento la Traiana con l’Appia e quindi dava la possibilità di raggiungere Venosa e Melfi; la via Traiana-Francigena che conduceva in Puglia.
Ma Montegiove era anche un importante centro religioso preromano e romano, il toponimo, infatti, indica chiaramente la presenza di un Tempio di Giove, i cui resti sono stati individuati come anche è ipotizzabile che l’intera altura fosse sistemata con terrazzamenti e rampe che dal Tratturo, nei pressi della Taverna di Montechiodo, conducessero al luogo sacro.
Dalla distruzione del sito di Montegiove, il 26 giugno 1122, è iniziata la storia medievale di Buonalbergo, con lo sviluppo del “Locus Alipergi”, che in origine doveva essere un punto di controllo della Via Traiana e del Ponte delle Chianche. Elemento di connessione tra il sito di Monte Giove, Alipergo e Buonalbergo è la figura di San Nicola, che troviamo ricorrente: nella toponomastica “Strada comunale San Nicola”; ed in antiche filastrocche locali che recitano “… Santo Nicola che scenne da lo Monte”.