Dai nodi agli snodi, la leadership della complessità

54
(quadro di Paolo Righi

Non tutto quello che può essere contato conta e
non tutto quello che conta può essere contato
(Albert Einstein)

di Ugo Righi

La parola potere ha una valenza affascinante, spesso negativa: evoca immagini spiacevoli per l’uso incompetente o negativo che spesso ne è fatto.
Il termine può essere inteso come verbo o sostantivo.
Cambia molto, anche se il potere indica sempre l’oggettiva capacità o possibilità di ottenere o impedire cambiamenti o direttamente o tramite altri.
Il termine porta con sé la radice pa, che significa proteggere oltre che dominare.
Un potere pensato e usato come verbo, e non sostantivo, va esercitato accompagnando, proteggendo, e soprattutto aumentando il potere degli altri come crescita fondamentale per governare insieme il mondo attraverso responsabilità e competenza.
Come ricorda papa Francesco il potere non deve essere separato dal servizio e possiamo aggiungere che deve essere intrecciato di responsabilità.
Un potere senza servizio e responsabilità è solo violenza e arroganza.
Un aspetto chiave del potere nella complessità è quello del governo dei confini.
Non solo geografici, i confini di ogni tipo.
Il confine è una situazione in un certo senso paradossale e ambigua ma piena di significati: è nello stesso tempo la rappresentazione di ciò che separa e di quello che unisce, è chiusura e apertura.
Definisce per chi è dentro uno spazio, la sua identità e, nello stesso tempo, per chi è fuori definisce l’altro.
Siamo simultaneamente dentro e fuori dei confini.
Il potere utile cerca di aiutare a fare in modo che non siano muri insuperabili (sia nel macro delle nazioni sia nel micro degli uffici di un’impresa o nei quartieri di una città o anche tra vicini di casa) ma li considera snodi, interstizi tra mondi dove quello che unisce e quello che divide è confuso e dipende da noi saper scegliere per avviare processi che aiutino il passaggio dalla divisione alla condivisione.
Un potere utile serve a questo.
Quando appariranno soggetti capaci di aiutare il mondo a compiere questa svolta?