Frederic Beigbeder all’Institut Francais di Napoli

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In foto Laurent Burin des Roziers, console di Francia a Napoli

“Odio gli uomini invulnerabili.. Provo rispetto solo per i ridicoli, quelli che hanno la bottega aperta alle cene tirate, che si beccano una merda di piccione sulla testa mentre stanno per dare un bacio, che scivolano tutte le mattine su una buccia di banana. Il ridicolo è la dimensione propria all’uomo. Chiunque non si trovi a essere regolarmente lo zimbello del paese non può essere considerato un essere umano. Andrei anche oltre: l’unico mezzo per sapere di esistere è rendersi grotteschi. È il cogito dell’uomo moderno. Ridiculo ergo sum. Questo per dire che ho spesso la consapevolezza della mia esistenza.” da “Memorie di un giovane disturbato” (Vague Edizione). La comsapevolezza della propria esistenza può essere un pensiero disturbato, e’ l’elegia di colui che si distingue per essere una sorta di sfigato ma proprio per questo, entra in competizione con la vita che certe volte ci prende in giro e ci colloca tranelli. Si insegna ad affrontare la vita in modo diverso, ad essere meno pesanti e volitivi sull’importanza delle cose, sia dal punto di vista materiale che spirituale. Così facendo oggi si genera una società di folli se consideriamo coloro che hanno una chiara visibilità di queste cose , e nella coscienza invulnerabile del desiderio preferiscono essere chiamati folli. Ma mai disturbati, mai malati, anche se esistono persone disposte a pensarlo. Alla Mediateca dell’Institut Francais di Napoli a Via Francesco Crispi86 86, si e’ svolta la presentazione del libro “Memorie di un giovane disturbato”, Vague Edizioni 3019 di Frédéric Beigbeder . Egli e’ Neuilly-sur-Seine, 1965) , è scrittore, saggista, critico letterario, presentatore televisivo e regista francese. È il creatore del Premio Flore, di cui presiede la giuria, e direttore della rivista Lui . L’evento e’ stato l’occasione per una conversazione alla presenza del Console Generale di Francia a Napoli, Laurent Burin des Roziers, presenti anche la giornalista e scrittrice Antonella Cilento , e Gabriella Montanari editore e traduttrice per Vague.Edizioni. Memorie di un giovane disturbato (La Table Ronde, Vague Edizioni) è il suo primo romanzo, pubblicato nel 1990 all’età di 25 anni. Hanno fatto seguito Vacances dans le coma (1994, Grasset) e L’Amore dura tre anni(1997, Grasset) che conclude la trilogia di Marc Marronnier (omonimo adattamento cinematografico, 2012). È del 1999 la raccolta di racconti allucinati Nouvelles sous ecstasy (Gallimard). Nel 2000, consapevole che la pubblicazione gli avrebbe procurato il licenziamento da parte della società Young & Rubicam, dà alle stampe il romanzo che lo ha reso celebre, Lire 26.900 (99 francs, poi 14,99 euros, Grasset), un’impietosa denuncia del mondo della pubblicità (adattamento cinematografico, insieme al regista Jan Kounen, 2007). Ancora un successo nel 2003 con Windows on the World (Grasset) che gli vale il Premio Interallié. Per tre anni, fino al 2006, è direttore di collana presso l’editore Flammarion. Nel 2005 pubblica L’egoïste romantique e, nel 2007, Au secours pardon (seguito delle avventure di Octave, l’eroe di 99 francs. Un roman français, pubblicato nel 2009 (Grasset) con introduzione di Michel Houellebecq, vince il prestigioso Premio Renaudot. Del 2014 è il romanzo (questa volta non autobiografico) Oona e Salinger(Grasset). Il 2018 si è aperto con il romanzo/inchiesta Une vie sans fin (Grasset), vincitore del Premio Rive Gauche à Paris, e si è chiuso con una raccolta di 99 saggi sulla frivolezza (La frivolité est une).