Al via a Napoli i corsi formativi di una nuova figura per la sicurezza delle costruzioni: l’esperto in diagnostica e tecnologia del calcestruzzo. La prevede un protocollo d’intesa – si legge in una nota – siglato tra il Centro formazione e sicurezza di Napoli (Cfs, presieduto da Paola Marone), gli ordini professionali degli ingegneri, degli architetti e dei geometri, i dipartimenti di Ingegneria delle Università Federico II, Parthenope, del Lazio Meridionale e l’Associazione diagnostica dei materiali. “Il tecnologo del calcestruzzo – spiega Paola Marone, che ricopre anche la carica di vice presidente degli ingegneri napoletani – opererà in cementerie, laboratori di controllo e diagnostica, istituti di certificazione, industrie di prefabbricati e fornirà assistenza nei cantieri per attività di diagnostica in opere di consolidamento, ristrutturazione, recupero e restauro e verificare la qualità del calcestruzzo”. La diagnostica sui materiali servirà anche a ridurre, per quanto possibile, danni e crolli in caso di eventi sismici. Al Cfs è affidata l’attività formativa e la gestione dei corsi per la preparazione di questa nuova figura professionale, di concerto con i soggetti partner aderenti al protocollo siglato a Napoli. Gli atenei forniranno i docenti e gli Ordini forniranno i professionisti per i seminari specifici, attribuiranno i crediti formativi per gli allievi e cureranno la pubblicizzazione dei corsi e i rapporti con il mondo del lavoro. L’articolazione e i contenuti dei corsi, verranno stabiliti nell’ambito di un comitato scientifico, espressione di tutti i soggetti che hanno siglato il protocollo d’intesa.
