L’informazione locale può diventare un importante strumento per il cittadino

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in foto Rosa Criscuolo

di Rosa Criscuolo

Dovrebbe essere evidente a tutti quanto sia alto il livello di disinformazione intorno alle prossime elezioni europee e, in modo particolare, sulla campagna elettorale.

Le elezioni sono diventate un “fatto” di nicchia, una situazione in cui far eleggere i propri amici che possono permettersi campagne dispendiose. C’è chi direbbe che questo meccanismo potrebbe fare comodo ai partiti, ma fino ad un certo punto, perché, poi, il rischio di ritrovarsi con sodali incapaci è dietro l’angolo.

Il 2024 ha, dunque, dato il via ad una campagna elettorale in cui regna la disinformazione e la propaganda antigovernativa. Non ci si può ridurre ad uno striminzito mese per parlare di UE e programmi elettorali soprattutto in una circostanza come questa, in cui la minaccia di un conflitto mondiale richiede riflessione e attenzione, ma anche più chiarezza da parte degli organi di stampa. Non è un caso che proprio papa Francesco abbia sottolineato: “Stranamente, non abbiamo mai avuto più informazioni di adesso, ma continuiamo a non sapere che cosa succede”.

Le accuse che i partiti continuano a farsi a vicenda, come bambini dispettosi, danno la sensazione di una classe dirigente poco matura, egoista e sensazionalista. Bisogna ricordare che le elezioni si fanno con i soldi dei cittadini europei, così come tutte le politiche strategiche. Insomma manca rispetto per questo momento, e manca da parte di tutti, non è un discorso di bandiera.