Morto l’italianista Nicolò Mineo, specialista di Dante

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in foto Nicola Mineo

L’italianista Nicolò Mineo, professore emerito di letteratura italiana dell’Università di Catania, dove è stato preside della Facoltà di Lettere e Filosofia e dove si era laureato nel 1956, è morto lunedì 6 febbraio all’età di 89 anni. L’ultimo saluto dell’Università di Catania a Mineo si terrà nell’Aula magna “Santo Mazzarino” del Monastero dei Benedettini, giovedì 9 febbraio, alle ore 11:30. Sempre giovedì, alle ore 15.30, si terrà la cerimonia funebre nella chiesa di Gesù Lavoratore a Giarre (Catania). Mineo era un riconosciuto specialista di Dante e della letteratura italiana dal Settecento al Novecento, con importanti studi su Ugo Foscolo, Vincenzo Monti, Vittorio Alfieri e Giovanni Verga. Conseguito il perfezionamento in Filologia moderna presso la Scuola Normale Superiore di Pisa dopo un decennio di insegnamento nei licei, Mineo è stato docente nell’Ateneo di Catania per quarant’anni di letteratura italiana, succedendo nella cattedra a Carlo Muscetta, e formando generazioni di studenti, di insegnanti, di studiosi. Dante Alighieri è stato l’autore oggetto di ininterrotto studio da parte di Mineo, a partire dalla fondamentale monografia “Profetismo e apocalittica in Dante, dalla Vita Nuova alla Divina Commedia” del 1968, e dal profilo complessivo edito nella “Letteratura italiana” diretta da Muscetta (1970), fino alla monografia “Dante, un sogno di armonia terrena” (2005). Nelle sue innumerevoli pubblicazioni sulla plurisecolare tradizione della letteratura italiana, Mineo ha privilegiato in particolare i periodi storici di transizione e rinnovamento, soprattutto la letteratura e cultura del Settecento e dell’Ottocento. Attivissimo nell’Adi, l’Associazione degli Italianisti (della cui direzione è stato membro), sempre attento al rapporto scuola-università e alla formazione degli insegnanti, è stato presidente del consiglio scientifico della Fondazione Verga, membro del Comitato per l’Edizione Nazionale delle Opere di Verga; è stato condirettore di riviste scientifiche: “Annali della Fondazione Verga”, “Moderna” e “Le forme e la storia”, di cui è stato fondatore con Gaetano Compagnino e Antonio Pioletti.