Parole dell’innovazione, agisco e quindi costruisco

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“Le parole sono idee”: così scriveva Ernst Schumacher nel saggio del 1973 “Small Is Beautiful: A Study of Economics As If People Mattered” (“Piccolo è bello”, Moizzi Editore, 1977) che lo rese famoso. Nel segno di questo statistico ed economista tedesco, proseguiamo il nostro viaggio alla scoperta delle parole dell’innovazione.

“Ago ergo erigo”
La locuzione cartesiana “cogito ergo sum” (“penso dunque sono”) si accoppia con quella proposta da Edward de Bono, il padre del pensiero laterale – “ago ergo erigo” (“agisco e quindi costruisco”). Generando un’interazione tra gli algoritmi mentali e la loro traduzione in processi produttivi, sia fisici che nel dominio della realtà virtuale, l’azione del fare valorizza il pensiero. Una figura rappresentativa della conoscenza in azione è quella dello scienziato che dalle sue scoperte trae spunti imprenditoriali per fondare un’impresa trainata dalla scienza.

Immaginazione
Non solo fonte di idee, l’immaginazione agisce su di esse per combinarle insieme in modi diversi, alcuni dei quali sbocciano nel giardino di un nuovo rinascimento imprenditoriale.

Latino
Confrontarsi con il latino o altre lingue morte vuol dire innescare un processo culturale che ci riporta alle origini della civiltà. Affiorano così alla memoria simboli, metafore e concetti che sono il bagaglio della nostra conoscenza tacita. Come auspicava Steve Jobs, siamo pronti ad avviare un processo d’apprendimento per coniugare la tecnologia con le arti liberali, i tecnologi con gli umanisti. Alienus Non Diutius, da solo non più, è il motto latino della Pixar University che ha assimilato la lezione di Jobs. Sulla stessa lunghezza d’onda, a Tampere, in Finlandia, è dalla parola latina trivium, punto d’incontro di tre strade, che trae fondamento il Trivium Centre dell’Università, inaugurato nel gennaio 2015, con la missione di incoraggiare il dialogo transdisciplinare e promuovere la cultura medievale e la rinascimentale.

Multiversità
Fu Il primo rettore dell’Università della California, Clark Kerr, a coniare il termine “multiversità” per descrivere le molteplici e parallele missioni che le università sono chiamate a svolgere. Missioni che vanno dall’istruzione allo spostare sempre in avanti le frontiere della conoscenza. Intanto, si è fatta strada la missione di estrarre valori imprenditoriali dalla materia prima dei progressi nei diversi rami del sapere. La multiversità è una rete di apprendimento innovativo che avvantaggia tutti i partecipanti.

piero.formica@gmail.com