Sindaco di Napoli cercasi: via al nuovo teatrino politico

247

E’ arrivato l’autunno, tra poco le foglie morte e ingiallite cadranno dagli alberi e con esse molti teste di finti candidati alla poltrona di sindaco di Napoli. Il teatrino della politica rappresenterà per lunghi mesi, fino alla prossima primavera, la commedia “O’ Sinneco e Napule”. Di tutto rispetto il cast: Partito Democratico, 5Stelle, Forza Italia, Ncd, Arancioni e vari altri attori minori. Location: la città di Napoli. Le prove sono già iniziate. Il primo a calpestare il palcoscenico Gigino l’arancione, al secolo Luigi De Magistris, che da Sinneco uscente si ripropone e cerca alleanze dovunque contrabbandandole come coalizioni di popolo. Ma allo stato nessuno ha raccolto il suo appello e rischia seriamente di fare il solista perdente. In campo si allena Gianni Lettieri che sfidò senza successo Gigino alle scorse elezioni amministrative. Insiste, vuole sedere sulla poltrona più alta di Palazzo S. Giacomo e si candiderà a dispetto anche dei Santi, seppure Forza Italia non lo designerà. Al suo fianco, per il momento, l’ex governatore Stefano Caldoro che seppure sollecitato non vuole candidarsi e dice, almeno a parole, di sostenere Lettieri. L’ottuagenario leader di quel che resta del partito azzurro Silvio Berlusconi avrebbe optato per Mara Carfagna che ha però declinato l’invito. Solita solfa per i Democrat: primarie o designazione all’unanimità.E qui il discorso diventa difficile. L’eurodeputato Andrea Cozzolino, persa la nomination a governatore della Campania, cerca la rivincita e propone le primarie, altri ancora si propongono ma, il vero nodo da sciogliere è quello delle alleanze con cui affrontare le elezioni. Coalizione con Ncd ? Si bene! No grazie! I renziani spingono per allearsi con gli alfaniani replicando la formula del governo centrale ma non tutti sono concordi. Anzi. Il nuovo centrodestra annuncia, intanto, che ha un suo candidato sindaco: Raffaele Calabrò. Ma il primo a non crederci è lo stesso designato. Acque agitatissime dunque nel Pd ma non è una novità.Intanto, in silenzio e con accortezza, lavora all’obiettivo Antonio Bassolino. Un revival? L’interessato non si sbottona, pare che in disparte il tutto miri. Ma non è vero. Bassolino vuole candidarsi a Sinnaco e molti, compreso chi scrive, sono pronti a scommettere che la spunterà. Dopo anni di non governo della ex capitale del Regno delle Due Sicilie un politico di lungo corso forse è la soluzione più opportuna. Si agitano ma solo per attestare la propria presenza i partitini minori forti della convinzione che la battaglia finale si giocherà sul filo del rasoio e che quindi anche l’uno o il due per cento può contare così come è avvenuto per le elezioni regionali di maggio scorso. Siamo comunque solo alle prime prove della commedia. I mesi da trascorrere fino all’appuntamento sono lunghi e ogni attore non mancherà di prepararsi al meglio.