Addio a Renato De Fusco, storico dell’architettura e del design

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in foto Renato De Fusco

Lo storico dell’architettura e del design Renato De Fusco, studioso di fama internazionale, professore emerito dell’Università degli Studi “Federico II” di Napoli, è morto la scorsa notte all’età di 95 anni nella sua casa napoletana di Posillipo. I funerali si terranno domani, mercoledì 1 maggio, alle ore 11, nella chiesa di San Luigi Gonzaga a Napoli. L’annuncio della scomparsa è stato dato dalla moglie Emma e dai figli Luca e Carlotta. Dopo la laurea in architettura nel 1953, l’anno successivo De Fusco aderì al Mac (Mavimento arte concreta), studiò con Marco Zanuso, considerato tra i padri fondatori del design industriale italiano, e collaborò alla “Casabella-continuità” di Ernesto. N. Rogers. Nel 1955 entrò nell’Istituto di Storia dell’architettura dell’Università di Napoli, diretto da Roberto Pane, diventando titolare della cattedra ‘Caratteri dell’architettura moderna’; dal 1972 era professore ordinario di Storia dell’architettura. Nel 2008 la sua prestigiosa attività è stata cornata dal Premio alla Carriera del Compasso d’Oro Adi. Ha insegnato anche Storia del design presso l’Istituto universitario Suor Orsola Benincasa di Napoli.

Figura di riferimento della scuola di architettura napoletana, nel 1964 Renato De Fusco fondò e da allora diresse la rivista “Op.cit.” di selezione della critica d’arte contemporanea (dedicata all’architettura, al design, alle arti visive), ottenendo per il suo periodico il Premio Inarch nel 1967. Nel 2001 era stato insignito del Premio Inarch alla carriera. Ha diretto la collana di critica dell’architettura e design della casa editrice Franco Angeli; quella di storia dell’architettura e design di Liguori Editore; quella dell’Adi (Associazione per il Disegno industriale) e la collana dei “Trattati per l’architettura moderna” della Editrice Compositori di Bologna. Ha curato tutte le voci dell’architettura, delle arti figurative e del design del Grande Dizionario Enciclopedico Utet (1984). e ha ideato i due volumi dal titolo “Gli strumenti del sapere contemporaneo”. A partire dalla fine degli anni Cinquanta, intrapresa la carriera accademica e pubblicistica, De Fusco sistematizza i suoi capisaldi storiografici attraverso l’elaborazione di numerosi contributi, tra cui si ricordano, ‘Il floreale’ a Napoli (1959), ‘L’idea di architettura. Storia della critica da Viollet-le-Duc a Persico’ (1964), ‘Architettura come mass medium. Note per una semiologia architettonica’(196), ‘Segni, storia e progetto dell’architettura’ (1973), ‘Storia dell’architettura contemporanea’ (1974), ‘Storia del design’ (1985), ‘Mille anni di architettura in Europa’ (1993), ‘Napoli nel Novecento’ (1994), ‘Artifici per la storia dell’architettura’ (1998), ‘Trattato di architettura’ (2001), ‘Filosofia del design’ (2012).