Affari dall’Africa all’India Simest-Ubae, aiuti alle imprese

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Sostenere le imprese italiane che vogliono investire nell’Africa del Nord e in Medio Oriente, nel subcontinente Sostenere le imprese italiane che vogliono investire nell’Africa del Nord e in Medio Oriente, nel subcontinente indiano e nell’area balcanica”: è lo scopo dell’intesa, siglata martedì 5 agosto a Roma da Simest, la finanziaria pubblico-privata che promuove lo sviluppo delle nostre aziende all’estero, e Banca Ubae, l’istituto (il cui acronimo sta per Unione delle banche arabe ed europee), nato nel 1972 proprio per favorire le relazioni commerciali, industriali ed economiche tra il vecchio continente e i Paesi dell’area che si estende dal Nord Africa (inclusa la fascia sub-sahariana) all’India. L’intesa Sottoscritto da Massimo D’Aiuto, amministratore delegato di Simest e da Mario Sabato, direttore generale di Banca Ubae, l’accordo – si legge nella nota diffusa dopo l’incontro – mette “a disposizione delle aziende italiane la competenza, l’esperienza e la professionalità dei due istituti”: i cui esperti “potranno affiancare gli imprenditori nella loro attività in Paesi esteri di grande interesse e favorirne la crescita internazionale”. Si tratta – è scritto ancora nella nota – di “promuovere attività comuni, di valutare e assistere progetti imprenditoriali di comune interesse e di facilitare la partecipazione delle aziende italiane ai progranmmi nazionali e internazionali di quei Paesi”. A sottolineare l’importanza dell’accordo, D’Aiuto e Sabato spiegano che l’area di cui si parla è di grandissima rilevanza strategica. Tant’è che, da anni ormai, la Cina vi investe enormi capitali e che – è notizia di questi giorni – il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, annuncia l’impegno da parte degli imprenditori statunitensi a investirvi 14 miliardi di dollari, alimentando una crescita che sosterrà la prosperità africana e il business degli Usa nei mercati emergenti”. Area Med: incentivi per 5 mld di euro E se il direttore generale di Ubae fa notare che grazie alla presenza del suo istituto in queste realtàterritoriali, “le aziende possono contare su un punto di riferimento costante, su servizi di assistenza e consulenza, su strumenti e servizi integrati”, l’amministratore delegato di Simest ricorda che nell’area del Mediterraneo e del Medio Oriente la società per lo sviluppo delle imprese all’estero “partecipa a progetti per oltre 1 miliardo e 700 milioni”. E che “per quanto riguarda gli incentivi alle imprese, i progetti sono 587 per quasi 5 miliardi di euro di finanziamenti”. I servizi offerti da Simest Sono oltre 20 anni che la Simest (oggi controllata dalla Cassa Depositi e Prestiti, e partecipata dalle principali banche italiane e da associazioni imprenditoriali) affianca le imprese italiane nei loro progetti di espansione internazionale. Oltre a poter acqusire partecipazioni nelle imprese all’estero, fuori dell’Ue, fino al 49 per cento del capitale sociale (sia investendo direttamente che attraverso il fondo di venture capital), dal 2011 la Simest può acquisire, a condizioni di mercato partecipazioni fino al 49 per cento di imprese italiane o loro controllate nell’Ue che sviluppino investimenti produttivi e di innovazione e ricerca (esclusi i salvataggi). Gestisce inoltre incentivi per le attività di internazionalizzazione e fornisce servizi di assistenza tecnica e consulenza professionale. La compagine di Banca Ubae Quanto a Banca Ubae, controllata dalla Libyan Foreign Bank, essa è partecipata da Banque Centrale Populaire, Banque Marocaine du Commerce Extérieur, Unicredit, Sansedoni Siena SpA, Intesa Sanpaolo, Gruppo Eni e Telecom Italia. Attiva dal 1972 e specializzata nelle transazioni commerciali internazionali, svolge un ruolo strategico nella fortificazione dei rapporti non solo commerciali tra i Paesi europei, quelli del Nord Africa e gli stati mediorentali. Oggi opera in 50 paesi con il supporto di 500 banche. I principali servizi offerti sono: finanziamenti all’esportazione, lettere di credito, lettere di credito stand by, risk sharing, garanzie, finanza, sindacazioni commerciali e finanziarie e assistenza professionale nei paesi esteri presidiati da una rete di consulenti locali.