Apple, gli studenti dell’Academy di Napoli incontrano le aziende

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In foto il complesso universitario di San Giovanni a Teduccio della Federico II
di Paola Ciaramella
Gli studenti della Apple Developer Academy di Napoli incontrano le imprese, per presentare le app e i progetti sviluppati durante il percorso di formazione. Il 27 e 28 giugno, nel polo dell’Università “Federico II” di San Giovanni a Teduccio è in programma Future Fair, appuntamento di fine anno accademico che vedrà i 380 allievi confrontarsi con oltre 80 tra aziende, investitori ed organizzazioni. Prima dell’evento, i profili dei ragazzi e una descrizione delle app vengono resi disponibili sulla piattaforma futurefair.developeracademy.it, per permettere alle aziende di pianificare in anticipo le interviste con i giovani sviluppatori. La due giorni si aprirà mercoledì 27 giugno, alle 10, nell’auditorium del complesso federiciano, con un convegno che sarà introdotto da Giorgio Ventre, direttore della Apple Developer Academy, e da Gordon Shukwit, direttore della Apple Information Technology and Learning Technologies. La mattinata vedrà gli interventi di Carl Schramm, docente della Syracuse University e Chair, Scientific Committee della Academy Apple; Roberta Cocco, assessore alla Trasformazione Digitale ed ai Servizi Civici del Comune di Milano; Antonio Samaritani, direttore dell’Agenzia per l’Italia Digitale; Stefano Venturi, presidente della Steering Committee Cultura e Competenze digitali di Confindustria Digitale; Marco Zappalorto, chief executive di Nesta Italia; le conclusioni saranno affidate all’assessore all’Innovazione della Regione Campania, Valeria Fascione.
Il percorso dell’Academy – in lingua inglese e della durata di nove mesi – è incentrato sullo sviluppo di applicazioni per l’ecosistema iOS; aperto a giovani provenienti dall’Italia e dal resto del mondo, con esperienze diverse alle spalle, si focalizza sullo sviluppo software, la creazione di startup e la progettazione di app; le materie vanno dal coding al design – come portare avanti differenti tipi di ricerca riguardanti User Interface e User Experience Design (UI/UX) –, fino al marketing, per trasformare le app in potenziale business. La metodologia didattica è quella del Challenge Based Learning (CBL), un approccio collaborativo e multidisciplinare che incoraggia gli studenti a sfruttare la tecnologia utilizzata quotidianamente per risolvere problemi del mondo reale. L’8 giugno si è chiuso il bando per l’anno accademico 2018-2019, che selezionerà 342 allievi per la Standard Class e 36 per l’Enterprise Track – questi ultimi alla fine del corso avranno una formazione completa su tutti gli aspetti associati al design, allo sviluppo, alla configurazione, al monitoraggio e all’ottimizzazione di un’app.