Camera di commercio di Caserta: Male export, bene servizi alle Pmi

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Conferenza stampa in tono decisamente minore, quest’anno, per il consueto consuntivo dell’attività svolta della Camera di commercio di Caserta. In primo piano, nelle preoccupazione del presidente Tommaso De Simone, che relaziona Conferenza stampa in tono decisamente minore, quest’anno, per il consueto consuntivo dell’attività svolta della Camera di commercio di Caserta. In primo piano, nelle preoccupazione del presidente Tommaso De Simone, che relaziona a braccio ai numerosi giornalisti presenti, c’è innanzitutto l’incognita legata al processo di riforma imposto dal governo agli enti camerali e che, in qualche modo, ha finito col condizionare già quest’anno le consolidate attività di promozione messe in campo dall’ente. Anche se – conferma De Simone – quella di Terra di Lavoro non rischia di certo la soppressione, essendo saldamente presente nell’elenco dei 60 enti camerali che continueranno ad esistere rispetto ai 105 attuali. Ed è anzi destinata – in forza del processo di aggregazione previsto dalle leggi 90/2014 e del riordino della Pubblica amministrazione – a diventare anche più importante, in ogni caso rappresentativa di una realtà territoriale molto più vasta. Probabilmente, anzi, ben oltre di quella che un tempo erano appunto i confini della Terra di Lavoro. Per il resto – inutile dire – anche il 2014 è volato via all’insegna della crisi, conferma il presidente della Camera di commercio. Di più, l’anno che va via si porta dietro anche una riduzione dell’export, che pure nel 2013 aveva segnato un notevole incremento in termini di valore assoluto (1.100 milioni di euro rispetto ai 900 milioni del 2012). Decremento che, nei primi nove mesi – in assenza del dato preciso – quest’anno è ipotizzabile in più di un punto percentuale. In linea, del resto, con i dati di settore di maggiore crisi registrati sul territorio, dall’informatica alla chimica, mentre resiste e si difende bene, nonostante i continui attacchi alla mozzarella di bufala, il comparto agroindustriale. Ad ogni modo, tra le attività di un certo interesse messe in campo dall’ente camerale a favore delle aziende casertane, da registrare la leva offerta dai voucher per promuovere l’internazionalizzazione delle imprese (ne hanno beneficiato 500), la partecipazione al Vinitaly, il contributo previsto per i macchinari innovativi nelle aziende agricole (350 imprese) per il risparmio energetico ed il riciclo delle acque. “Non solo, voglio ricordare – ha detto De Simone – anche il nostro fiore all’occhiello che è il registro delle imprese che ci fa annoverare tra gli enti più efficienti d’Italia in termini di risposte all’utente ed evasione delle pratiche. Nei prossimi giorni, grazie al Centro studi del diritto delle imprese, costituito tra i presidenti degli ordini professionali che maggiormente si interfacciano con la CCIAA (notai, commercialisti, avvocati), sarà operativo il comitato scientifico dello stesso, che elaborerà delle proposte a sostegno delle imprese che si interfacciano con la Camera”. Infine, De Simone ricorda le attività di animazione territoriale, quali l’organizzazione dei “Percorsi di luce” nella Reggia di Caserta (10 mila visitatori paganti, che hanno portato quasi a pareggio l’investimento); i contributi ai comuni per gli addobbi delle festività natalizie e, in avvio con il prossimo anno, la campagna sulla contraffazione dei giocattoli.