Due figlie illustri paladine della verità

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Maria Zambrano ed Elena Croce: due donne sobrie ed eleganti, protagoniste della cultura europea del Novecento, due figlie di uomini illustri, il pedagogo Blas Zambrano, che aveva fondato l’Università Popolare di Segovia con il poeta Antonio Machado, e il filosofo Benedetto Croce. Le due figure genitoriali concepirono la missione del filosofo in stretto rapporto con la polis e furono esempi morali di coerenza e fedeltà nei confronti della verità. Da uno slancio di Elena, sempre tesa ad aiutare chi stimava, nacque un’amicizia splendida di cui è testimonianza la corrispondenza, finora inedita, dal 1955 al 1990, presentata con “A presto, dunque, e a sempre” da Elena Laurenzi. Quelle di Croce sono sovente missive scritte con tratto veloce, con parole fratturate e brusche chiuse, sotto la pressione di qualcosa sempre da fare. La casa di Elena Croce, lungi dall’essere un salotto snob, costituiva un “attivo, imprevedibile crocevia” di variegate personalità. Convinta assertrice dell’autonomia della cultura, dava accoglienza a scrittori e artisti profughi, non solo dalla Spagna, ma anche dalla Germania, dalla Grecia dei colonnelli, dai paesi dell’Impero sovietico e dalle dittature latinoamericane. Il liberalismo colto, morale e civile di Elena Croce era amato da María Zambrano. Entrambe si riconoscevano nella tradizione liberale dalle radici umanistiche e cristiane, dedita alla difesa della libertà e dignità della persona umana. La fede nel modo di vita democratico era alla radice dell’impegno di Zambrano nel Fronte popolare a difesa della giovane Repubblica spagnola. Con l’instaurarsi della dittatura franchista si aprì per lei l’immensità dell’esilio: Francia, Italia, Messico. Quando nel 1953 arrivò a Roma, l’urbe era ancora animata dallo spirito internazionale del dopoguerra. La “città aperta e segreta” le offrì momenti di grande spiritualità che confluiranno nelle sue opere. La filosofia riprende la sua “funzione medicinale”, reclama l’esperienza e sviscera il logos delle circostanze di vita. Da Aracne infaticabile condivise con Croce molte iniziative volte a sprovincializzare la cultura italiana e a diffondere la migliore letteratura europea e americana. Dalla loro corrispondenza emerge una costellazione di spiriti per i quali la cultura è stata una forma d’intervento “nella difesa della libertà del mondo”, un atto rischioso, pagato a caro prezzo.