Italian Export Forum di Sorrento, sarà la Cernobbio del Made in Italy. Parlano i protagonisti

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Dal presidente di Confindustria Vincenzo Boccia, al Governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca, all’amministratore delegato e direttore generale di Sace Alessandro Decio, da Pasquale Salzano, ambasciatore italiano in Qatar a Eugenio Puddu, Senior Equity partner di Deloitte a Matteo Zoppas, del Gruppo Acqua San Benedetto e Mario Gasbarrino, presidente e amministratore delegato di Unes Supermercati a Beniamino Quintieri, presidente di Sace sono oltre 40 i top manager e i rappresentanti istituzionali che animeranno il 14 e 15 giugno, nella splendida Villa Fondi de Sangro a Piano di Sorrento, la prima edizione dell’Italian Export Forum, il primo forum specificamente pensato per riunire il mondo dell’export italiano, che avrà Sace Simest (Gruppo Cdp) come main partner tecnico ed il supporto di Ispi – Istituto per gli Studi di Politica Internazionale, Deloitte, Edelman e la Lega del Filo d’Oro come Charity partner. L’Italian Export Forum sarà una vera e propria “Cernobbio dell’export”, nata da un’idea dell’imprenditore campano Lorenzo Zurino attivo da oltre dieci anni nella distribuzione di prodotti food negli Usa e premiato a marzo scorso dalla Niaf – la più importante fondazione degli italo-americani come miglior imprenditore under 35, finalizzata a creare uno spazio di analisi, discussione proposta concreta per un settore che nel 2018 in Italia ha pesato per circa 463 miliardi di euro (fonte: Mise).
Lo Ief porterà per la prima volta nel Mezzogiorno alcuni tra i più importanti attori legati all’export Made in Italy ed impegnati nei più svariati settori, da quello bancario a quello della moda, dall’enogastronomia alle fiere. I numerosi top manager e rappresentanti istituzionali presenti si confronteranno tra loro in sessioni plenarie, tavoli tematici, focus di approfondimento e incontri bilaterali sui principali temi che caratterizzano la promozione del Made in Italy all’estero e sulle criticità affrontate dalle aziende esportatrici. Al forum potranno iscriversi gratuitamente aziende interessate a migliorare la loro proiezione all’estero o quelle che intendono affacciarsi sui mercati internazionali.
Tra i temi dei workshop: “opportunità e passaggi essenziali per i mercati esteri nel settore food”, “strumenti di posizionamento del Made in Italy e del Made in Campania legati al mondo della moda”, un focus curato da Sace Simest su come concludere un affare di successo all’estero. Non mancherà una sessione plenaria dedicata alla “diplomazia economica nella conoscenza e nell’approccio a nuovi mercati”. Ogni sessione plenaria e workshop di approfondimento vedrà la creazione di un libro bianco redatto dall’Ispi. Lo Ief punta ad aiutare concretamente le aziende italiane a migliorare la penetrazione del Made in Italy sui mercati e sarà una sintesi tra un “ecosistema” di concezione inedita ed un think-tank, composto da un grande evento annuale, un osservatorio permanente ed una piattaforma web di scambio virtuale, il tutto destinato a sviluppare analisi, confronti, discussioni dedicate specificamente all’export Made in Italy e ai suoi attori principali. Al progetto hanno aderito realtà quali il Ministero degli affari Esteri e della Cooperazione Internazionale attraverso la Direzione Sistema Paese, Confindustria, Cna, l’Ambasciata d’Italia in Qatar tutte con grande esperienza sui mercati internazionali e con le quali le aziende potranno interagire direttamente. Obiettivo del forum è la costituzione di una grande alleanza finalizzata a dare alla promozione del Made in Italy l’attenzione che merita da parte dei decisori e dell’opinione pubblica del paese ed un contributo qualitativamente elevato in termini di analisi e soluzioni concrete alle aziende che esportano e a quelle che intendono farlo. “L’export costituisce un settore strategico e trainante per l’economia italiana ma nel nostro paese manca attualmente un momento di confronto dal respiro nazionale tra soggetti pubblici e privati, sia italiani che internazionali, per analizzare i problemi e indicare soluzioni concrete legate alla promozione delle aziende italiane all’estero. “L’Italian Export Forum è nato per colmare questo vuoto e costituisce quindi un inedito assoluto nel panorama economico e istituzionale italiano – dichiara Lorenzo Zurino -. La scelta del Sud non è casuale perché credo che il Mezzogiorno possa trovare nell’export una chiave fondamentale per la propria crescita e per la valorizzazione delle sue tante eccellenze”.
“L’Italia è la seconda manifattura d’Europa dopo la Germania ed esporta beni e servizi in tutto il mondo per complessivi 550 miliardi di euro. Non a caso – afferma il presidente di Confindustria Vincenzo Boccia – la nostra industria è prima, seconda o terza in otto settori su dodici a livello internazionale: il che la dice lunga sulla qualità delle produzioni nazionali perché dove c’è equilibrio, bellezza e tecnologia entra in gioco l’Italia. Fare un punto su un fenomeno così importante per l’economia del Paese è molto utile – continua Boccia – e per questo guardiamo con favore alla nascita dell’Italian Export Forum e all’avvio della sua prima edizione a Sorrento. Una scelta emblematica che premia il nostro Mezzogiorno chiamato a partecipare con sempre maggiore convinzione alla crescita del Paese”.
“Ho accettato con piacere l’invito degli organizzatori della prima edizione dell’Italian Export Forum che si terrà a Piano di Sorrento perché ritengo sia un’iniziativa utile, anzi preziosa soprattutto per le piccole e medie aziende italiane che costituiscono la spina dorsale della nostra economia. I mercati esteri rappresentano delle opportunità uniche di crescita e sviluppo per la piccola impresa e istituzioni come Simest e Sace sono essenziali per accompagnare e rafforzare tali processi di presenza coordinata all’estero – dice Pasquale Salzano, ambasciatore italiano in Qatar -. È necessario tuttavia che le scelte di internazionalizzazione da parte degli attori economici vengano operate con consapevolezza e conoscenza non solo delle opportunità e dei vantaggi esistenti, ma anche delle difficoltà e delle problematiche potenzialmente presenti in mercati spesso molto competitivi e selettivi. Le nostre imprese e i nostri artigiani costituiscono nella maggior parte dei casi delle autentiche eccellenze ma ciò di per sé non basta; per vincere bisogna essere in grado di comprendere le specificità dei mercati ai quali ci si rivolge e adattarsi e prepararsi per centrare l’obiettivo. Iniziative come questa dell’IEF sono particolarmente utili perché consentono di mettere insieme esperienze e visuali diverse e complementari, con un taglio pratico e concreto che permette alle imprese di operare scelte consapevoli e ponderate e quindi, in ultima analisi, vincenti.” .
Per Vincenzo De Luca, direttore generale per la promozione del Sistema Paese, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, “il processo di internazionalizzazione delle nostre imprese è fondamentale, ma si presenta come un cammino complesso, su cui pesano scenari geopolitici ed economici non sempre facilmente prevedibili. Questa complessità richiede una strategia coordinata da parte delle istituzioni preposte all’internazionalizzazione del Paese. La Farnesina e la rete diplomatico-consolare contribuiscono a questa strategia, aiutando le imprese nel loro percorso grazie a un importante lavoro di sostegno istituzionale e market intelligence”.
“Siamo molto felici di essere partner tecnici di questo primo Italian Export Forum, una nuova iniziativa ad alto valore strategico che sono certo offrirà un’importante occasione di confronto per dare voce e sostegno al mondo dell’export, motore fondamentale dell’economia del nostro Paese, che da solo contribuisce a quasi un terzo del Pil – è il commento di Alessandro Decio, amministratore delegato e direttore generale di Sace -. Come Sace Simest siamo in prima linea in questa direzione, con oltre 28 miliardi di euro mobilitati a sostegno delle imprese italiane sui mercati esteri nell’ultimo anno, in crescita a due cifre per il terzo anno consecutivo. Siamo pronti a fare ancora di più e siamo certi che iniziative come questa dell’Italian Export Forum e lo stimolo continuo delle tante eccellenti imprese italiane ci aiuterà a fare sempre di meglio”.
“Nato 85 anni fa proprio grazie al supporto di un gruppo di imprenditori e oggi forte di una membership che conta oltre 70 aziende associate, tra cui le principali imprese italiane, Ispi da sempre dedica un’attenzione significativa – che lo contraddistingue fra i think tank italiani ed è tipica invece di quelli anglosassoni – all’elaborazione di analisi e scenari a supporto dell’internazionalizzazione del Sistema Paese – afferma Paolo Magri,vice presidente esecutivo e direttore dell’Istituto per gli Studi di Politica Internazionale -. L’obiettivo è di offrire alle imprese una chiave di lettura geopolitica e geoeconomica per un mondo in continuo e rapido cambiamento. Per far questo è cruciale la partnership con istituzioni come Sace e iniziative come l’Italian Export Forum che, mettendo insieme competenze e approcci diversi ma tra loro strettamente complementari, aiutano le aziende italiane ad aprirsi ancora di più al mondo”.