Quotazione di Ferrari, oggi il prospetto definitivo

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Il Ftse Mib segna +0,79%, il Ftse Italia All-Share +0,73%, il Ftse Italia Mid Cap +0,27%, il Ftse Italia Star +0,56%. Mercati azionari europei in netto progresso su ipotesi rinvio rialzo tassi Fed al 2016: DAX +1%, CAC 40 +0,9%, FTSE 100 +0,6%, IBEX 35 +0,9%. Dai verbali dell’ultima riunione del FOMC, il comitato esecutivo della Fed, è emerso un consenso più ampio rispetto al passato sulla decisione di far slittare il rialzo dei tassi al prossimo anno, complici il rallentamento della crescita economica dei mercati emergenti, in particolare della Cina, che potrebbe riflettersi negativamente sulle prospettive di crescita negli Stati Uniti, e le preoccupazioni sull’andamento dell’inflazione. Ieri sera a Wall Street l’S&P 500 ha chiuso a +0,88%, il Nasdaq Composite a +0,41% e il Dow Jones Industrial a +0,82%. I future sui principali indici USA attualmente sono in calo dello 0,1 per cento. La borsa giapponese torna a guadagnare terreno. L’indice Nikkei 225 ha chiuso a +1,64%. Performance positive anche per le borse cinesi. A Shanghai l’indice CSI 300 termina a +1,32%. A Hong Kong l’Hang Seng segna al momento +0,8%. Euro in netto rialzo contro dollaro: EUR/USD al momento oscilla in area 1,1310 dopo aver toccato un massimo a 1,1325 (livello più elevato dal 21 settembre) ieri sera subito dopo la pubblicazione dei verbali FOMC. Mercati obbligazionari europei deboli in avvio: il rendimento del BTP decennale sale di 1 bp rispetto alla chiusura precedente all’1,69%, quello del Bund si incrementa di 2 bp allo 0,60%. Lo spread è quindi in calo di 1 bp 109.

Borse asiatiche

Mercati asiatici in decisa crescita. Prosegue il rally globale dei listini azionari, trainato soprattutto dalle economie emergenti, che ha visto un guadagno complessivo di circa 2.500 miliardi di dollari nell’ottava. Trend confermato dalla performance dell’indice Msci Asia-Pacific, Giappone escluso, che dopo la perdita dello 0,4% segnata giovedì guadagna circa l’1,5% avviandosi verso un progresso superiore al 5% per l’intera settimana. Il benchmark dei mercati emergenti aveva toccato i minimi in sei anni in agosto sul sell-off delle piazze cinesi. Dopo una seduta in crescita (la quinta consecutiva in territorio positivo) per Wall Street, a spingere i corsi in Asia sono stati soprattutto i verbali dell’ultima riunione del Federal Open Market Committee della Federal Reserve Usa, da cui emerge all’interno dell’istituto centrale un con senso più ampio rispetto al passato sulla decisione di far slittare il rialzo dei tassi al prossimo anno, complici il rallentamento della crescita economica dei mercati emergenti, in particolare della Cina, che potrebbe riflettersi negativamente sulle prospettive di crescita negli Stati Uniti, e le preoccupazioni sull’andamento dell’inflazione. Ulteriore spinta in positivo per le Borse è arrivato dal nuovo apprezzamento del petrolio, in progresso di circa mezzo punto percentuale. Bene in generale le materie prime: il Bloomberg Commodity Index guadagna lo 0,4% cancellando gran parte delle perdite registrate in settembre. A Tokyo, il Nikkei 225 ha segnato un progresso dell’1,64% in chiusura degli scambi. A spingere il listino sono stati soprattutto i titoli di petrolio e materie prime come Japan Petroleum Exploration (in progresso di oltre il 3%) e Toho Zinc in rally dell’8% nella seduta. Anche la trading house Mitsubishi ha guadagnato oltre il 3% mentre i colossi siderurgici Nippon Steel & Sumitomo Metal e Kobe Steel hanno segnato crescite intorno al 4% dopo che Bank Of America Merrill Lynch ne ha migliorato la raccomandazione da neutral a buy. La performance del Nikkei è ancora più rilevante se si considera che Fast Retailing (il colosso della grande distribuzione d’abbigliamento che è uno dei titoli di maggiore peso a Tokyo) ha perso oltre il 9% erodendo circa 180 punti dall’indice, e crollando ai minimi dal maggio 2013, su stime di utili inferiori alle attese. A Seoul il Kospi è rimasto chiuso per la celebrazione dell’Hangul Proclamation Day.

Borsa Usa

A New York i principali indici hanno chiuso la seduta in rialzo. L’azionario americano ha recuperato le perdite iniziali e invertito la rotta dopo la pubblicazione dei verbali dell’ultima riunione del FOMC. Il Dow Jones ha guadagnato lo 0,82%, l’S&P 500 lo 0,88% e il Nasdaq Composite lo 0,41%. Il Dow Jones archivia così la quinta seduta consecutiva in rialzo. Dai verbali dell’ultima riunione del comitato esecutivo della Fed è emerso un consenso più ampio rispetto al passato sulla decisione di far slittare il rialzo dei tassi al prossimo anno, complici il rallentamento della crescita economica dei mercati emergenti, in particolare della Cina, che potrebbe riflettersi negativamente sulle prospettive di crescita negli Stati Uniti, e le preoccupazioni sull’andamento dell’inflazione. Le nuove richieste di sussidi di disoccupazione nella settimana terminata il 2 ottobre si sono attestate a 263 mila unità, inferiori sia alle attese degli analisti pari a 274 mila unità sia al dato rilevato la settimana precedente (276 mila unità). Il numero totale di persone che richiede l’indennità di disoccupazione si attesta a 2,204 milioni, praticamente allineato ai 2,205 milioni attesi. Sul fronte societario acquisti sui titoli energetici grazie al rialzo del prezzo del petrolio (Wti +3,39% a 49,43 dollari al barile). BioMed Realty Trust +8,62%. Il colosso dei fondi di investimento Blackstone Group ha annunciato l’acquisto della società immobiliare che affitta le proprie strutture alle industrie del settore farmaceutico e biotecnologico per 8 miliardi di dollari. L’offerta è pari a 23,75 dollari. Emc +4,7%. Secondo indiscrezioni il gruppo di data storage sarebbe finito nel mirino del produttore di pc e stampanti Dell. Shake Shack -4,76%. Gli azionisti della catena di fast-food hanno annunciato la vendita di oltre 26 milioni di azioni della società. E’ quanto emerge da un documento depositato alla Sec. Domino’s Pizza -4,98%. Il gruppo della ristorazione nel terzo trimestre ha aumentato l’utile meno del previsto a 0,67 dollari per azione contro i 75 centesimi indicati dal consensus. Deludenti anche i ricavi, cresciuti dell’8,5% a 484,7 milioni (consensus 487 milioni). Alcoa +0,64% in attesa della pubblicazione dei risultati trimestrali. Costco Wholesale +2,5%. Le vendite nette della catena di ipermercati sono aumentate a settembre del 2% a 10,75 miliardi di dollari.

Europa

Le principali Borse europee hanno aperto l’ultima seduta della settimana in rialzo. I verbali dell’ultima riunione del Fomc, il braccio operativo della Fed, hanno aumentato le probabilità che il rialzo dei tassi sarà spostato al 2016. Il Dax30 di Francoforte guadagna lo 0,9%, il Cac40 di Parigi lo 0,8%, il Ftse100 di Londra lo 0,75% e l’Ibex35 di Madrid lo 0,6%. In Francia la produzione industriale è cresciuta ad agosto dell’1,6% rispetto al mese precedente. La cifra è superiore alle attese (consensus +0,5%).

Italia

Ottimo inizio di seduta per i titoli del settore petrolifero in scia al rally dei future su Brent e WTI che toccano (rispettivamente a 54 e 50,58 $/barile) i massimi da fine agosto e luglio. L’indice EURO STOXX Oil & Gas segna +1,8% circa. A Milano brillano Saipem (+2,4%), Tenaris (+1,9%) ed Eni (+1,2%). Sale FCA (+2,2%): oggi è attesa la pubblicazione del prospetto definitivo della quotazione di Ferrari, brand di lusso del gruppo. Secondo indiscrezioni il valore dell’IPO dovrebbe essere pari a 11 miliardi di euro, un miliardo in più rispetto alla valutazione iniziale. In ottima forma tutto il settore auto con Sogefi (+2,7%) e Brembo (+1,8%). Ben comprati gli industriali con CNH Industrial (+1,7%), Danieli&C (+1,5%), Maire Tecnimont (+1,4%) e Finmeccanica (+2,4%): ieri l’a.d. Mauro Moretti, intervenendo ad una conferenza a Milano, ha affermato che dal primo gennaio il gruppo cambierà nome. In verde Telecom Italia (+1,4%). Secondo fonti informate sul dossier sentite da Reuters nel cda del 16 ottobre verrà deciso se dare mandato al management per riavviare i negoziati per l’acquisto di una quota di Metroweb. Gala (-6,8%) in forte calo dopo che il Tribunale civile di Roma ha rigettato il reclamo per provvedimenti urgenti proposto dalla società per far valere la tutela cautelare rispetto al pregiudizio derivante dalla eccessiva onerosità sopravvenuta delle convenzioni CONSIP EE12. Gala sta valutando, a tutela degli interessi della Società e dei suoi azionisti, la possibilità di interrompere le forniture di energia elettrica alle Amministrazioni contraenti in regime Consip EE12 con effetto dal 1° dicembre 2015. E giornata positiva anche ieri per Piazza Affari. Il Ftse Mib ha archiviato la seduta in rialzo dello 0,68% a quota 22.156 punti. Le Borse europee hanno ignorato i nuovi segnali di debolezza arrivati dalla Germania, con surplus commerciale sceso più del previsto ed export in calo di oltre il 5%, focalizzandosi invece sulle aspettative di un rinvio da parte della Federal Reserve del primo rialzo dei tassi. Sul parterre milanese seduta con le marce alte per FCA (+3,94% a 13,46 euro). A dare lo sprint al titolo del Lingotto è stata la notizia dell’accordo preliminare raggiunto con il sindacato statunitense dell’auto United Auto Workers (UAW) per il rinnovo del contratto per 4 anni. L’intesa in extremis, i cui dettagli verranno discussi e votati dall’UAW nella giornata di domani, ha scongiurato la possibilità di uno sciopero dei dipendenti FCA negli stabilimenti degli Stati Uniti. Protagonista di giornata anche Mediolanum (+4,46% a 7,255 euro) in scia ai riscontri arrivati dalla controllata Banca Mediolanum che ha riportato a settembre una raccolta netta totale di 128 milioni di euro. Di questi, 278 milioni, sono stati raccolti dai fondi comuni, che hanno registrato il miglior settembre di sempre.


I dati macro attesi oggi

Venerdì 9 ottobre 2015

Riunione annuale FMI (9-10 ottobre);

08:45 FRA Produzione industriale ago;

10:00 ITA Produzione industriale ago;

10:30 GB Bilancia commerciale ago;

14:30 USA Indice prezzi importazioni set;

15:10 USA Intervento Lockhart (Fed);

16:00 USA Scorte e vendite all’ingrosso ago;

19:30 USA Intervento Evans (Fed).