Terremoto Filippine, “quattro morti tra cui una bimba”

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Manila, 15 dic. (Adnkronos/Xinhua) – Ha provocato almeno quattro morti il terremoto di magnitudo 6,8 che ha colpito oggi il sud delle . Secondo il sovrintendente Samuel Tadeo, del Bureau dei Vigili del Fuoco, un supermercato di tre piani è collassato nella città di Padada, nella provincia di Davao Sud, mille chilometri a sud della capitale Manila, causando tre vittime. Nella vicina Matanao una bambina di sei anni è rimasta uccisa dal crollo di un muro nella sua abitazione, secondo il sindaco Vincent Fernandez.

A Padada, secondo quanto ha riferito Tadeo, in sei sono stati estratti vivi dalle macerie del supermercato crollato, mentre un numero indeterminato di persone è rimasto sotto le macerie. Almeno 14 sono rimaste ferite nella città di Magsaysay, hanno riferito le autorità locali. L’epicentro del terremoto è stato individuato 9 chilometri a nordovest della città di Matanao e 987 chilometri a sud di Manila, ha comunicato l’Istituto di Vulcanologia e Sismologia delle Filippine. Il terremoto si è verificato alle 2.11 del pomeriggio, ora locale, ed è stato avvertito con la massima intensità nelle città di Matanao e Magsaysay, nella provincia di Davao del Sud, sull’isola di Mindanao, nel sud dell’arcipelago. Il sisma si è sentito anche in altre province della regione meridionale di Mindanao, dove la popolazione sta ancora riparando i danni provocati da tre forti terremoti, avvenuti in ottobre, con centinaia di scosse di assestamento.

Foto postate sui social network mostrano persone intrappolate sotto le macerie del supermarket crollato a Padada; in alcuni video, la gente scappa da un centro commerciale a Davao, dove una cabina elettrica è esplosa, provocando grida e panico tra la gente. Il sindaco di Matanao, Fernandez, ha detto alla radio di Manila Dzmm, in collegamento durante una scossa di assestamento, che “il terremoto è stato più forte dei sismi del mese scorso. E’ stato come se un enorme rullo passasse sotto le strade. E’ stato così potente che era impossibile correre”.

I terremoti di ottobre hanno provocato 28 morti e oltre 600 feriti, mentre migliaia di abitazioni, palazzi e altre infrastrutture sono crollate o hanno riportato danni, ha indicato l’Agenzia nazionale per i disastri naturali.

Il presidente delle Filippine Rodrigo Duterte, che era a casa sua a Davao City (è stato a lungo sindaco della città), non è rimasto ferito durante il terremoto, ha detto il suo portavoce. “Tutte le agenzie governative si sono mobilitate per rispondere alla situazione che si è determinata e per fornire immediata assistenza alle persone che si trovano in stato di necessità – ha aggiunto il portavoce – l’ufficio del presidente nel frattempo chiedi a tutti di rimanere calmi, ma di restare allerta in vista delle scosse di assestamento”. Almeno 87 scosse di assestamento sono state registrate nelle due ore successive al terremoto; la più forte che ha avuto una magnitudo 5.8, ha detto il direttore dell’Istituto di sismologia Renato Solidum.

“Possiamo aspettarci altre scosse di assestamento, quindi è importante che le persone prendano delle precauzioni”, ha aggiunto Solidum. “Le case che sono già state danneggiate potrebbero crollare a causa delle scosse”, ha avvertito. Le Filippine sono localizzate nella cosiddetta Cintura di fuoco del Pacifico, dove si verifica circa il 90 per cento dei terremoti mondiali. L’ultimo grande terremoto che ha colpito il Paese ha avuto magnitudo 7.1 e ha ucciso oltre 220 persone nell’ottobre del 2013. Nel luglio del 1990, oltre 2.400 persone sono morte sull’isola settentrionale di Luzon in un terremoto di magnitudo 7.8, uno dei più forti che abbiano mai colpito il Paese asiatico.