Bazar delle Follie di Piero Formica

Nel Bazar delle Follie, per quanto datato il business è il re e l’imprenditorialità la sua schiava. Eppure, la cultura dell’innovazione aperta, come dai noi configurata in questo blog, trova un terreno fertile nell’imprenditorialità modellata sulla taglia degli individui di talento che combinano insieme scienze e arti, giocando così a tutto campo con l’innovazione....

La storia è messaggera di memoria. Se non si ripete, fa rima – pare abbiano detto Mark Twain. Negli archivi del Bazar delle Follie è nascosto sotto una pila documenti ormai polverosi la sintesi di un libro bianco redatto nella seconda metà degli anni Settanta da un gruppo di economisti di Cambridge sotto la guida di Nicholas Kaldor e...

L’innovazione aperta è un viaggio culturale di scoperta che il viaggiatore potrà iniziare una volta alleggerito il bagaglio che contiene esperienze e studi pregressi nel campo disciplinare coltivato. È con la mente pronta a guardare con distacco la propria mappa della conoscenza di cui ci si serve per analizzare e poi quantificare e classificare, mai coincidente con lo smisurato...

L’innovazione aperta è un processo creativo e rivoluzionario, un cambio di paradigma, che mette in discussione ciò che si conosce attraverso l’esperienza. Gli agenti economici, soggetti razionali ed esperti che tendono a ottimizzare le risorse a loro disposizione, non sono più gli attori principali. Né lo sono le mappe di conoscenza padroneggiate, con le quali essi predeterminano le scelte...

Nel Bazar, la formazione universitaria del capitale umano pende pesantemente sul versante delle scienze morali il cui scopo è orientare l’agire umano. È sparuto il gruppo di studenti di scienze teoretiche come la fisica e la matematica che, per usare la classificazione aristotelica delle scienze, indagano sulle quantità (matematica) e sull’essere in movimento (fisica). La vulgata corrente vuole che...

C’è qualcosa che accomuna Benjamin Franklin e Adam Smith? Sono vissuti nel Settecento: il primo nato nel 1706, il secondo nel 1723; morti nel 1790. Si conoscevano e forse divennero amici a Londra. Entrambi, padri fondatori, l’uno degli Stati Uniti e l’altro della moderna scienza economica. A noi pare intravedere nell’apprendimento per innovare un filo sottile che li lega....

È trascorso poco meno di un anno dal quando, il 15 ottobre del 2016, ci eravamo intrattenuti sull’ascesa e il declino della Repubblica di Venezia. Nel frattempo, l’economia del Bazar ha dato segni di risveglio. Tuttavia, persistendo il ritardo di crescita torniamo sulle orme della Serenissima. La maggior parte delle organizzazioni sarebbero felici di prosperare per secoli, come ha fatto...

Le tante ombre proiettate dall’individualismo non permettono di mettere in scena l’Innovazione Aperta nel teatro del Bazar delle Follie. Proprio per questo ci ostiniamo a continuare la narrazione di un fenomeno sociale oltre che economico dagli esiti dirompenti. Nell'universo degli eventi suscitati dall’economia della conoscenza, essere e contare di più insieme agli altri è la pre-condizione per innovare e avere...

A proposito della Cina nell’epoca Ming, lo storico Niall Ferguson ha scritto che la politica della porta chiusa intrappolò il paese nell’oscurantismo e nell’ignoranza.  Nel Bazar delle Follie, le stanze dei dipendenti pubblici sono ben serrate affinché non entri quel forte vento di maestrale che è l’innovazione. Senza vento non si va avanti. Il Bazar resta relegato nel gruppo...

Il Bazar delle Follie si affaccia timidamente al mondo dell’innovazione aperta, oggi in ebollizione tra vecchia e nuova identità. La rete è al centro dell'innovazione aperta: un processo socio-economico in cui le persone interagiscono e condividono informazioni per riconoscere, creare e agire sulle opportunità di business. Abbiamo visto tanti casi di collaborazione i cui effetti sono al meglio additivi,...