Commissario regionale, in lizza Zuccarelli, Russo e Bissoni

64

Manca poco alla nomina del nuovo commissario per la sanità in Campania. Una partita politica delicata e complicata: sul tavolo di Beatrice Lorenzin, ministro della Salute, ci sarebbero i nomi di Beppe Zuccatelli, presidente Agenas, molto vicino al Pd, già subcommissario in Campania fino al febbraio 2011 quando, a seguito dei dissidi scoppiati con l’amministrazione Caldoro, fu indotto a lasciare l’incarico, ma oggi sostenuto dal governatore Vincenzo De Luca; di Massimo Russo, giudice di sorveglianza a Napoli, ex assessore regionale alla Sanità in Sicilia con la giunta di Raffaele Lombardo, quando si rese protagonista di un severo piano di tagli ospedalieri. E infine di Giovanni Bissoni, architetto, già sindaco di Cesenatico e soprattutto per molti anni (dal 1995 al 2010) assessore alla sanità delle giunte di sinistra dell’Emilia Romagna, attualmente impegnato come subcommissario nel Lazio.


Caldo e città, Napoli ha il rischio più esteso nel 15-16 per cento della superficie totale. L’associazione tra elevate temperature e salute della popolazione, in particolare dei soggetti a rischio, è oggetto di uno studio dei ricercatori dell’Istituto di biometeorologia del Consiglio nazionale delle ricerche (Ibimet-Cnr). In ambiente urbano l’effetto termico è amplificato dall’isola di calore: gli studiosi hanno sviluppato mappe ad alta risoluzione delle più popolose città italiane, relative alla distribuzione spaziale del rischio diurno e notturno da caldo urbano per la popolazione anziana. Il più elevato livello di rischio da caldo si raggiunge nel 15-16 per cento circa della superficie totale a Napoli, seguita da Padova (8-9 per cento) e Palermo (8 per cento). In particolare sono stati osservati valori di densità di popolazione particolarmente alti associati a rischio da caldo molto alto a Genova e Napoli tra le città costiere, Milano e Torino nell’entroterra.


Salvatore IsaiaDa lunedì 7 settembre diventeranno a pagamento tutte le analisi del sangue e gli esami con la diagnostica strumentale che verranno effettuate presso i centri convenzionati a causa dell’esaurimento dei fondi disponibili presso le Asl” afferma Salvatore Isaia, presidente di Anaste Campania, Associazione nazionale strutture terza età. “Purtroppo da oltre otto anni in Campania – aggiunge – i cittadini sono costretti a pagare le prestazioni sanitarie, negli ultimi quattro mesi dell’anno, con grave ripercussione per gli anziani che, non avendo disponibilità economiche, saranno costretti a rivolgersi ai presidi ospedalieri con il ricovero d’urgenza. Tutto ciò provocherà un ulteriore aggravio per il bilancio sanitario regionale. Chiediamo urgentemente l’apertura di un tavolo tecnico per affrontare e superare in tempi brevi la crisi – conclude il numero uno dell’Anaste Campania – senza creare nuovi disagi ai pazienti della Campania”.