Confindustria, Tremonti a Napoli: Non credo che il destino sia dalla parte di Pechino

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in foto Giulio Tremonti

La Cina sta attraversando una serie di fattori di tensione “relativamente drammatici” che vanno dallo spaventoso declino demografico, all’enorme debito pubblico a un sistema finanziario in grandissima crisi: pertanto, “non credo che il destino sia dalla parte della Cina”. Lo ha dichiarato l’ex ministro dell’Economia e attuale presidente di Aspen Institute Italia, Giulio Tremonti, intervenendo oggi al 36mo convegno dei giovani imprenditori in corso a Napoli. “In questo momento in Cina si stanno combinando una serie di fattori di tensione relativamente drammatici: un declino demografico spaventoso, un debito pubblico che ha raggiunto il 250 per cento, un grosso squilibrio finanziario e un sistema finanziario in grandissima crisi. In questo contesto le tensioni con Taiwan sono dettate dall’esigenza di contenere l’opinione pubblica, di individuare un nemico esterno per coprire le difficolta’ interne. Non credo che la Cina abbia un futuro aggressivo, credo che debba tentare di gestire e superare i suoi problemi interni”, ha detto Tremonti. “Non credo che il destino sia dalla parte della Cina: quando io ero giovane tutti volevamo essere americani, oggi nessuno vuole essere cinese”, ha aggiunto l’ex ministro dell’Economia, parlando di un un “limite” nella proiezione geopolitica di Pechino.