Difesa europea, summit a Roma

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Per la costante evoluzione dell’attuale scenario securitario internazionale, sempre più caratterizzato da un numero crescente di minacce convenzionali, non-convenzionali e ibride, negli ultimi anni l’Unione Europea ha iniziato a prestare maggiore attenzione alle politiche di sicurezza e Difesa. Questo processo ha avuto inizio nel 2016, con la pubblicazione dell’EU Global Strategy, che ha aperto la strada a una maggiore cooperazione sul tema sicurezza e Difesa tra gli Stati membri interessati ed è culminato con l’approvazione, nel dicembre dello scorso anno, dell’iniziativa ‘Cooperazione Strutturata Permanente’ (PESCO), un meccanismo destinato a migliorare la cooperazione nel settore. E quanto e’ stato illustrato nel corso dei lavori del focus sul tema: Ricerca e Sviluppo per una comune Difesa Europea organizzato in collaborazione con il Ce.S.I., Centro Studi Internazionali, Leonardo e ELT per la sezione Difesa, Europa, Politica, Ricerca, Sviluppo la Diplomazia e le sfide della Geopolitica del Festival della Diplomazia in corso a Roma.

I 25 paesi dell’Unione che hanno deciso di prendere parte al progetto hanno concordato sulla necessità di intraprendere un processo di sviluppo congiunto di capacità di Difesa affinché siano rese disponibili per le operazioni militari europee.

L’obiettivo generale di questo ambizioso programma è quello di rinforzare le capacità dell’Unione nel settore della difesa, garantire sicurezza al territorio europeo e ai suoi cittadini, nonché, allo stesso tempo, limitare sostanzialmente i duplicati e lo spreco di risorse in ambito militare. A partire dal lancio formale della PESCO, sono stati concordati 17 progetti di cooperazione congiunta, mentre altri 33 sono attualmente sul tavolo negoziale. Senza alcun dubbio, il lancio e l’avanzamento della PESCO rappresenta un considerevole passo avanti nell’ottica dello sviluppo di una vera e propria Difesa europea.
I progetti che saranno realizzati all’interno di questo contesto, infatti, rafforzeranno l’ombrello securitario europeo e aumenteranno le capacità di Difesa dei singoli Stati membri. Degno di nota, per citare un esempio, è il piano di miglioramento della mobilità militare, finalizzato a favorire e semplificare i movimenti di truppe sul territorio europeo. Questo progetto sarà anche sviluppato in cooperazione con la NATO, dal momento che risulta di mutuo vantaggio per entrambe le organizzazioni (per approfondire l’argomento: https://cesi-italia.live/articoli/875/la-mobilit-militare-nel-quadro-della-nascente-difesa-europea).

Nonostante i progressi conseguiti all’interno della PESCO e negli altri ambiti afferenti al mondo della Difesa, sono tutt’oggi presenti un numero di sfide e ostacoli che dovranno essere affrontati e superati al fine di poter parlare concretamente di una Difesa europea -stato rilevato. Ad esempio, le modalità per usare correttamente e congiuntamente le nuove capacità militari richiederanno una ulteriore e più precisa definizione. Occorre, ad esempio, determinare la ratio che regoli l’intervento dei singoli Paesi, della UE o della NATO in caso di necessità. A tal proposito, il coordinamento con l’Alleanza Atlantica sarà dirimente, onde evitare la sovrapposizione di competenze e capacità. Sarà inoltre cruciale garantire un’equa distribuzione dei doveri e delle opportunità tra i Paesi partecipanti e i relativi comparti industriali. In questo contesto, l’obiettivo dell’evento, organizzato in collaborazione con il Ce.S.I. – Centro Studi Internazionali, aveva l’obiettivo di chiarire lo stato attuale della PESCO e delle altre iniziative volte a plasmare la Difesa europea (primo fra tutte il Fondo Europeo per la Difesa), per fornire una valutazione circa le future sfide sull’argomento, grazie all’esperienza e alle competenze di prominenti esperti, provenienti dal settore pubblico e privato, che hanno condotto la discussione alla quale introdotti e moderati da Andrea Margelletti, Presidente Ce.S.I., sono
intervenuti Giovanni Luca Aresta, Gruppo parlamentare M5S, vice capogruppo IV, Commissione Difesa, Camera dei Deputati
Luca Franchetti Pardo, Ambasciatore italiano EU Political and Security Committee,
Luisa Riccardi, Direttore V Reparto Innovazione Tecnologica, Ministero della Difesa, delegata del Segretario Generale Difesa e Direttore Nazionale Armamenti, Thierry Tardy, Responsabile Ricerca Nato Defense College, Can Kasapoglu, Analista Difesa EDAM Istanbul, Giovanni Soccodato, Direttore Strategie e Innovazione Leonardo, Lorenzo Benigni, Senior Vice President Governmental & Institutional Relations Elettronica Group n.r