La crescita del ramo cauzioni conferma il momento positivo dell’economia

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di Salvatore Magliocca

I premi raccolti nel ramo cauzioni per l’anno 2022, come è ormai noto, sono saliti in modo consistente: la raccolta si è attestata a 705,5 milioni, in aumento del 9,5% rispetto al 2021.

Questo risultato, senza precedenti, corrisponde ad una fase positiva di crescita dell’economia italiana, oggettivamente in forte ripresa dopo la flessione dovuta alla parentesi riconducibile alla pandemia.

Il dettaglio di questo risultato è suscettibile di diverse tipologie di analisi. Cominciamo con il segnalare che i premi di nuova produzione, sottoscritti nel corso del 2022, hanno rappresentato il 55,8% del totale, pari a 394,0 milioni (+6.5% rispetto al 2021).

Hanno contribuito in modo preponderante i premi contabilizzati per le garanzie legate agli appalti e anche quelle riconducibili al settore che vengono definite “assimilate agli appalti” dagli specialisti.

Mettendo insieme in risultati aggregati si rileva una variazione nei premi delle garanzie con un incremento di lordo complessivo pari 69,6 milioni di euro in più rispetto al 2021 che, non bisogna dimenticarlo, era stato un anno record con un risultato di tutto rispetto.

Entrando nel dettaglio dei risultati dei singoli operatori è possibile capire le dinamiche che hanno caratterizzato il mercato.

Cominciamo con il segnalare che le prime cinque imprese del mercato hanno contabilizzato il 42,5% dei premi totali (quasi 300milioni), confermando la quota di mercato conquistata nel 2021.

Anche le imprese di medie dimensioni – quelle che vanno dal 6° al 10° posto – hanno confermato la quota di mercato (poco meno del 27%) con una raccolta totale di premi contabilizzati che sfiora i 190 milioni.

In leggera crescita, invece, le imprese “medio-piccole” – quelle che occupano i posti dall’11° al 15° in graduatoria – che hanno raccolto premi per circa 115 milioni.

Quelle che vanno dal 16° posto, a parte alcune eccezioni, registrano un calo generalizzato con una quota di mercato che scende sotto il 15% con una raccolta che rimane di poco sopra i 100 milioni.

La maggior parte dei premi contabilizzati, anche nel 2022 rimane concentrato nel settore degli appalti pubblici e dell’edilizia. Parliamo di una quota che sfiora il 70% (è il 69,6%) con un valore assoluto di premi raccolti pari ad euro 491,2 milioni (nel 2021 erano 440,3 milioni).

Andando ad esaminare i settori di minore rilevanza riscontriamo una crescita del 2,2% per i premi delle garanzie “assimilate agli appalti”. A tale dato hanno contribuito significativamente le polizze fideiussorie ex lege 210/04 e quelli delle polizze per concessioni edilizie.

In forte incremento anche le garanzie per la gestione dei rifiuti che con i 51 milioni di premi raccolti (+17% rispetto al 2021) rappresentano il 7,3% dell’intera produzione del settore cauzioni.

In aumento anche i premi per i rischi inerenti a “contributi” (a garanzia dell’esatta destinazione dei fondi erogati da Enti) che chiudono con un risultato lordo di 25 milioni (+ 9,1% rispetto all’anno precedente) contabilizzando una performance del 3,6% sui premi del ramo.

Si riscontra una crescita significativa (+ 4,9%) anche delle cauzioni doganali, per intenderci quelle utilizzate per garantire il pagamento periodico differito dei dazi doganali.

Solo le garanzie per il rimborso di imposte hanno subito una lieve contrazione rispetto all’anno precedente. Ma questo dato, nell’economia generale del discorso, può essere tranquillamente registrato come un elemento che conferma il trend positivo dell’economia del paese.

 

Salvatore Magliocca