Banche, ora l’Abi si ricorda dei risparmiatori e chiede l’abolizione del Bail-in

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In foto Antonio Patuelli

La norma europea sul bail-in bancario “va abrogata”. Lo chiede il presidente dell’Abi, Antonio Patuelli, che sottolinea lo stato d’animo in Italia dei risparmiatori scottati ancora dalla risoluzione delle quattro banche nel 2015. “Noi viviamo uno stato d’animo, una psicologia che fa venire angoscia ai risparmiatori: un’angoscia che oggi nel 2019 è immotivata perché il bail-in non è stato mai applicato in Italia. E’ una norma giuridica in desuetudine e a mio avviso una norma in desuetudine non va applicata ma va superata con una nuova normativa e abrogata”. Patuelli, parlando nel corso di un’iniziativa sull’educazione finanziaria organizzata da Abi, Acri e Feduf, aggiunge che tutto è cambiato nel novembre del 2014 con il passaggio alla Vigilanza della Bce. “Il punto è che prima c’era un quadro normativo che permetteva agli organismi come Banca d’Italia, Cicr e Fitd di risolvere i problemi in maniera indolore, nessuna crisi bancaria aveva lasciato strascichi”. Patuelli ricorda che c’era stata “un’infinità di casi” e cita da Calvi a Sindona passando per il crac del Banco Napoli. Con la nuova normativa europea no fu fatta un’armonizzazione, aggiunge Patuelli che ricorda che il Fondo interbancario “è privato e il fatto che sia obbligatorio per legge non modifica la sua natura privata”. Anche su questo tema, prosegue, “spero venga fatta chiarezza dalla nuova commissione bicamerale d’inchiesta che contribuisca in positivo a capire quello che avvenuto. Le polemiche non aiutano”, aggiunge Patuelli, invece la commissione potrà chiarire “se gli italiani avevano fatto bene a chiedere il salvataggio delle quattro banche” nel 2015.