Borse europee negative, crolla Rolls-Royce

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Borsa italiana poco sotto la parità, stamane in apertura: il Ftse Mib segna -0,13%, il Ftse Italia All-Share -0,10%, il Ftse Italia Mid Cap +0,29%, il Ftse Italia Star +0,05%.Mercati azionari europei incerti in avvio: DAX +0,3%, CAC 40 +0,1%, FTSE 100 -0,1%, IBEX 35 -0,3%.Ieri sera a Wall Street l’S&P 500 ha chiuso a -0,32%, Nasdaq Composite a -0,32%, Dow Jones Industrial a -0,32%. I future sui principali indici USA attualmente sono in rialzo dello 0,4% circa.Praticamente ferma Tokyo con il Nikkei 225 a +0,03%.Decisamente incerte le borse cinesi: a Shanghai l’indice CSI 300 termina a -1,00%, a Hong Kong l’Hang Seng a +2,40%.Euro in flessione contro dollaro dopo aver toccato nella notte un massimo a 1,0780. EUR/USD al momento oscilla in area 1,0710.Mercati obbligazionari europei in ulteriore progresso, BTP ancora in evidenza. Il rendimento del BTP decennale è in calo di 4 bp rispetto alla chiusura precedente all’1,60%, quello del Bund cede 1 bp allo 0,61%. Lo spread è quindi in flessione di 3 bp a 99.Intanto, in attesa di conferme, il mercato soppesa col bilancino le parole dei numeri uno della Bce, Mario Draghi, che ha parlato ieri ma stamani è in audizione davanti alla Commissione affari economici e monetari del Parlamento europeo, che della Fed: Janet Yellen parla oggi alla 15,30. La Banca centrale europea – in particolare –nella prossima riunione di dicembre considererà due principali fonti di dati per verificare il grado di rischio sull’obiettivo della stabilità dei prezzi nel medio-lungo termine. “Il primo input saranno le proiezioni economiche che riceveremo a dicembre – dice Draghi – il secondo saranno i risultati del lavoro svolto dallo staff della Bce insieme con le Commissioni del sistema europeo. Se dovessimo arrivare alla conclusione che il nostro obiettivo sulla stabilità dei prezzi nel medio termine è a rischio agiremo utilizzando tutti gli strumenti disponibili nel rispetto del nostro mandato”. A questo proposito il governatore della Bce ha sottolinea come il programma di acquisto asset sia uno strumento particolarmente flessibile e ha aggiunto: “Abbiamo sempre detto che estenderemo il programma oltre settembre 2016 se non vedremo sufficienti progressi nel sentiero di aggiustamento dell’inflazione in linea con il nostro obiettivo di medio termine, nelle vicinanze dei 2 punti percentuali”.

Borse asiatiche

I mercati asiatici registrano ancora una seduta sostanzialmente piatta anche se le performance nel corso della giornata sono state decisamente contrastate. Dopo una seduta in declino per Wall Street (i tre principali indici Usa si sono allineati mercoledì su una perdita dello 0,32%), l’apertura degli scambi è stata in segno negativo per gran parte delle piazze, con Shanghai che perdeva circa l’1% mentre l’indice in controtendenza è stato quello di Hong Kong: l’Hang Seng è arrivato infatti a guadagnare il 2% (e anche l’Hang Seng China Enterprises Index, sottoindice di riferimento per la Corporate China sulla piazza dell’ex colonia britannica, segna significativi guadagni, scambiando intorno all’1,40% di progresso a poco più di un’ora dalla chiusura).

A deprimere i corsi sono state soprattutto le materie prime: il petrolio è in recupero sui mercati asiatici ma dopo lo scivolone del 3% in overnight causato da timori su scorte eccessive. Sul fronte valutario, il dollaro Usa è appena sotto ai massimi di due mesi e mezzo sullo yen, mentre l’euro segna un moderato recupero nei confronti della divisa Usa.

Dopo il guadagno dello 0,10% segnato mercoledì, a Tokyo il Nikkei 225 riesce ancora a chiudere in positivo e il guadagno di appena lo 0,03% garantisce comunque la sesta seduta consecutiva in segno più per la piazza nipponica.

Sul fronte macro, settimo mese consecutivo di declino per l’indice dei prezzi all’ingrosso alle imprese (Cgpi, Cor porate Goods Price Index), calato in ottobre in Giappone del 3,8% contro il 3,5% di flessione atteso dagli economisti. Migliore rispetto alle attese è invece il dato di settembre relativo agli ordinativi di macchinari industriali core, cresciuti del 7,5% dopo il declino del 5,7% segnato in agosto e contro l’incremento del 3,3% del consensus.

Modesto guadagno anche per Sydney, con l’S&P/ASX 200 che chiude in progresso dello 0,06% sostenuto soprattutto da dati sull’occupazione nel mese di ottobre più solidi del previsto che hanno spinto il listino in recupero dopo le perdite iniziali.

A Seoul il Kospi ha invece segnato una perdita dello 0,20% al termine degli scambi. Avviandosi verso la chiusura resta invece estremamente contrastata la seduta delle piazze cinesi.

Lo Shanghai Composite perde circa mezzo punto percentuale, mentre è in flessione di oltre l’1% lo Shanghai Shenzhen Csi 300.

In positivo (il guadagno è intorno allo 0,30%) invece lo Shenzhen Composite.

Borsa Usa

A New York i principali indici ieri hanno chiuso la seduta in calo. Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq Composite hanno lasciato sul terreno lo 0,32%. Bassi gli scambi a causa della festività del Veteran’s Day.

La flessione del prezzo del petrolio ha spinto al ribasso il settore energetico mentre le indicazioni deludenti arrivate da Macy’s hanno appesantito il comparto della distribuzione.

Tra i singoli titoli si segnalano: Apache -7,43%. Anardako Petroleum ha rinunciato all’acquisto del gruppo petrolifero.

Jc Penney -1,9% nonostante i buoni dati sulle vendite (a parità di negozi) del terzo trimestre (+6,4% contro il +5,7% indicato dal consensus).

Thomson Reuters +1,95%. Lo specialista dell’informazione ha comunicato che sta studiano diverse opzioni st rategiche per la divisione Intellectual Property & Science. Kroger -0,6%. Il retailer ha annunciato l’acquisto della catena di supermercati Roundy’s (+64,22%) per 800 milioni di dollari (debito incluso).

Macy’s -14,04%. La catena di grandi magazzini ha tagliato l’outlook per l’intero esercizio dopo aver annunciato una trimestrale in calo. L’utile per azione è atteso ora a 4,20-4,30 dollari da 4,70-4,80 dollari della precedente guidance. Nel terzo trimestre l’utile è diminuito a 117 milioni di dollari da 217 milioni dello stesso periodo di un anno prima mentre i ricavi sono calati a 5,88 miliardi da 6,2 miliardi.

SanDisk -1,44%. Bernstein ha tagliato il rating sul titolo del produttore di memorie a market perform da outperform.

Chevron -1,09%. Il petrolio (Wti) ha chiuso in ribasso del 2,9% a 42,93 dollari al barile.

Europa

Le principali Borse europee hanno aperto la seduta in ribasso. Il Dax30 di Francoforte cede lo 0,6%, il Cac40 di Parigi lo 0,4%, il Ftse100 di Londra lo 0,6% e l’Ibex35 di Madrid lo 0,5%. In Germania l’Ufficio Federale di Statistica (Destatis) ha reso noto il dato definitivo relativo all’inflazione di ottobre.

L’indice dei prezzi al consumo è rimasto invariato su base mensile ed è cresciuto dello 0,3% su base annuale, confermando la lettura preliminare. L’indice armonizzato ha mostrato una variazione nulla su base mensile e un incremento dello 0,2% su base annua.

L’INSEE ha reso noto che in Francia l’indice armonizzato dei Prezzi al Consumo è cresciuto dello 0,1% ad ottobre, in linea con il consensus e in deciso miglioramento rispetto alla rilevazione precedente, pari a -0,4%. Rispetto ad un anno fa l’indice armonizzato è cresciuto dello 0,2%, dal +0,1% della rilevazione precedente.

Più tardi, alle 11 ora italiana, sarà comunicato il dato sulla produzione industriale della zona euro a settembre.

Tra i singoli titoli si segnala, in particolare, il crollo di Rolls-Royce (-20%). Il produttore di motori ha lanciato un profit warning.

Italia

Piazza Affari ieri ha chiuso in moderato ribasso sulla scia di una raffica di trimestrali che hanno condizionato soprattutto l’andamento dei titoli bancari e di Mediaset. Il mercato ha assorbito le indicazioni contrastanti giunte dall’economia cinese: da una parte la produzione industriale per il mese di ottobre che cresce, ma meno delle attese degli analisti, dall’altra le vendite al dettaglio che hanno mostrato un progresso dell’11%, oltre le aspettative del mercato. Pochi gli spunti da Wall Street, dove gli indici azionari hanno registrato un lieve calo, mentre il mercato obbligazionario Usa è rimasto chiuso per le celebrazioni negli Stati Uniti del Veterans day.

Oggi c’è attesa per un discorso di Janet Yellen con il mercato in cerca di ulteriori conferme dell’imminente stretta monetaria da parte della Federal Reserve. In questo quadro a Piazza Affari l’indice Ftse Mib ha chiuso con un ribasso dello 0,26% a 22.385 punti.


I dati macro attesi oggi
Giovedì 12 novembre 2015

00:50 GIA Ordinativi di macchinari set;

08 :00 GER Inflazione (finale) ott;

08:45 FRA Inflazione ott;

11:00 EUR Produzione industriale set;

14:30 USA Richieste settimanali sussidi disoccupazione;

15:30 USA Intervento Yellen (Fed);

17:00 USA Scorte settimanali petrolio e derivati.