Mercati asiatici in frenata, ma il Nikkei 225 guadagna lo 0,15%

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Il punto della mattinata. Borsa italiana poco sotto la parità e comunque poco mossa: al momento della scrittura il Ftse Italia All-Share segna -0.25%, Ftse All-Share Capped -0.25%, Ftse Mib -0.18%, Ftse Italia Mid Cap -0.39%, Ftse Italia Small Cap -0.30%, Ftse Italia Star -0.14%, Ftse Aim Italia -0.38%. 

Bene i finanziari con Unipol GF (+2,8%) e UnipolSai (+2,1%), seguiti dai bancari Banco Popolare (+1,4%) e BPER (+1,3%). Banca MPS (-9%) in forte calo in avvio di seduta. Repubblica scrive che il fondo Attestor Capital convertirà in azioni circa un miliardo di euro in obbligazioni subordinate acquistate in estate. In base alle indiscrezioni raccolte, Attestor intende diventare socio di lungo periodo con una partecipazione a doppia cifra nel capitale di MPS.

Le principali Borse europee hanno aperto la seduta in calo. Il Dax30 di Francoforte cede lo 0,2%, il Cac40 di Parigi lo 0,5%, il Ftse100 di Londra lo 0,4%. In controtendenza l’Ibex35 di Madrid (+0,2%).

L’indice Gfk che misura la fiducia dei consumatori in Germania si attesta nel mese di novembre a 9,7 punti dai 10 punti della rilevazione precedente e del consensus.

L’Ufficio Federale di Statistica Destatis ha reso noto che i prezzi alle importazioni in Germania nel mese di settembre sono aumentati dello 0,1% su base mensile e sono diminuiti dell’1,8% su base annuale. Le attese degli analisti erano fissate su un incremento mensile pari allo 0,1% e di un decremento annuo dell’1,9%.

In Francia la fiducia dei consumatori nelle attività economiche sale lievemente a ottobre. L’Insee ha comunicato che l’indice si e’ attestato a 98 punti, in linea con le attese e in crescita dai 97 punti di settembre.

Mercati asiatici in frenata, ma il Nikkei 225 di Tokyo guadagna lo 0,15%.

Le chiusure della seduta precedente a Wall Street: S&P 500 -0,38%, Nasdaq Composite -0,50%, Dow Jones Industrial -0,30%.
Future sugli indici azionari americani in ribasso dello 0,3-0,4 per cento.

Borse asiatiche

Prosegue la tendenza negativa dei mercati asiatici. Fattori ribassisti sono il declino del petrolio, in calo di oltre l’1% dopo che l’agenzia stampa Interfax ha riportato che tagli alla produzione non sono un’opzione per la Russia, e la trimestrale di Apple, segnata dalla flessione di ricavi e utili. L’indice Msci Asia-Pacific, Giappone escluso, perde oltre mezzo punto percentuale ma a Tokyo il Nikkei 225 riesce a chiudere in positivo dello 0,15% (fa decisamente meglio l’indice più ampio Topix, in crescita dello 0,39%), con il dollaro che resta intorno ai massimi degli ultimi sette mesi (il Bloomberg Dollar Spot Index, che monitora la divisa Usa nei confronti delle altre dieci maggiori monete, si era deprezzato di appena lo 0,10% nella seduta di martedì). 
Sul fronte macroeconomico, secondo quanto comunicato dalla Bank of Japan, in settembre il Corporate Services Price Index (Cspi, l’indice dei prezzi dei servizi alle imprese) segna un progresso annualizzato dello 0,3% contro lo 0,2% del consensus per una lettura invariata rispetto ad agosto (in luglio il progresso era stato parimenti dello 0,3%).

Tra le altre materie prime, l’oro guadagna per la seconda seduta consecutiva in vista della festa del Diwali in India, secondo maggiore consumatore del metallo prezioso al mondo. Oversea-Chinese Banking, che secondo Bloomberg fornisce le più accurate previsioni sull’andamento dell’oro, stima però che il prezzo scenderà di circa il 14% a 1.100 dollari l’oncia il prossimo anno in scia ai rialzi dei tassi d’interesse Usa da parte della Federal Reserve. 

A Sydney, però, la seduta è contrastata per il settore delle materie prime: i petroliferi arretrano significativamente ma se Bhp Billiton perde l’1,50% è invece di quasi il 2% il guadagno dell’altro colosso minerario Rio Tinto. A trascinare al ribasso il listino, a fronte di un significativo apprezzamento del dollaro australiano, sono però soprattutto i titoli finanziari e l’S&P ASX 200 crolla dell’1,52% con la peggiore performance della regione. Poco meglio fa Seoul, con un declino intorno all’1,20% per il Kospi. 

In vista della chiusura Shanghai Composite e Shanghai Shenzhen Csi 300 perdono lo 0,60% e lo 0,40% rispettivamente. Declino intorno al mezzo punto percentuale per lo Shenzhen Composite. Fa peggio Hong Kong: l’Hang Seng è infatti in flessione di circa lo 0,80% (ampiamente superiore all’1% invece il deprezzamento dell’Hang Seng China Enterprises Index, sottoindice di riferimento nell’ex colonia britannica per la Corporate China).

Borsa Usa

La Borsa di New York ha chiuso la seduta in calo. Il Dow Jones ha perso lo 0,3%, l’S&P 500 lo 0,38% e il Nasdaq Composite lo 0,5%. L’Indice S&P/Case Shiller, che misura l’andamento dei prezzi delle abitazioni nelle 20 principali città americane, ha evidenziato nel mese di agosto un incremento del 5,1% rispetto allo stesso periodo del 2015, lievemente superiore al consensus e alla rilevazione precedente entrambe pari al +5%.

Il Conference Board ha annunciato che l’Indice di fiducia dei consumatori e’ sceso nel mese di ottobre a 98,6 punti dai 104,1 punti del mese precedente. Il dato e’ inferiore alle previsioni degli addetti ai lavori pari a 101 punti. 

I dati macro attesi oggi
Mercoledì 26 Ottobre 2016

01:50 GIA Indice costi servizi alle imprese set;

08:00 GER Indice prezzi importazioni set;

08:00 GER Indice GfK (fiducia consumatori) ott;

08:45 FRA Indice fiducia consumatori ott;
10:00 ITA Vendite al dettaglio ago;

14:30 USA Bilancia commerciale beni set;

14:30 USA Scorte e vendite all’ingrosso preliminari set;

15:45 USA Indice PMI servizi preliminare ott;
16:00 USA Vendite abitazioni nuove set;

16:30 USA Scorte settimanali petrolio e derivati.