Una Mole di colombe, boom della pasticceria made in Campania: 4 in gara (con l’unico chef donna)

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in foto Colomba creativa De Vivo

Dai panifici alle pasticcerie: con quattro eccellenze locali fra i quindici Maestri pasticceri lievitisti scelti e fornai, la Campania è la regione più rappresentata alla V edizione di Una Mole di Colombe, in programma il 25 e 26 marzo a Torino.
Dalla provincia di Caserta a Torino, pasticceri dal 1980, i fratelli Cappiello non hanno ancora scelto gli ingredienti da miscelare per presentare la loro colomba creativa, ma “la conciata che utilizza salsiccia di maialino nero di razza casertana insieme al formaggio conciato romano, non mancherà. Le colombe artigianali sono sempre più richieste. Questo significa che il fare bene utilizzando prodotti nobili: premia”, spiega il Maestro lievitista Michele Cappiello, che insieme al fratello Luigi gestisce la Pasticceria Cappiello in via Michele Ruta al civico 24.

Da Napoli, arriva sotto la Mole la Pasticceria De Vivo, oggi capitanata da Marco con l’ausilio della moglie Ester e la figlia Simona. Una realtà familiare e di eccellenza, la cui storia parte dagli anni Trenta per arrivare sessant’anni e due generazioni dopo a utilizzare la stesse regola per la preparazione del lievito madre.

Da Avellino, invece, partecipa a Una mole di colombe l’unica pasticcera donna in concorso, Marzia Lago, che lavora presso la Perrino Pregiata Pasticceria dei fratelli Damiano e Lorenzo Perrino a Grottaminarda.

Infine, da Caserta, anche il pastry-chef Guido Sparaco della Pasticceria Sparaco a Castel Morrone arriverà a Torino con le due versioni, creativa e tradizionale, del dolce pasquale.  

in foto Guido Sparaco
in foto Michelangelo Cappiello
in foto Alfonso Schiavone De Vivo