Whirlpool, il 5 novembre Napoli si ferma per 4 ore. Manifestazione in Piazza Dante

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Sciopero generale di quattro ore a Napoli di tutti i settori produttivi nell’area metropolitana il prossimo 5 novembre con manifestazione in Piazza Dante per la vertenza Whirlpool e a difesa dell’intero sistema produttivo e occupazionale. La mobilitazione, che vedraà esclusi i servizi essenziali, e’ stata proclamata da Cgil, Cisl e Uil di Napoli al termine dell’attivo unitario convocato dalle tre confederazioni.
Le modalità organizzative saranno illustrate dai segretari generali Walter Schiavella, Gianpiero Tipaldi e Giovanni Sgambati in una conferenza stampa che si terrà martedì 3 novembre. “L’epidemia Covid-19 – hanno affermato i segretari generali Cgil Cisl Uil di Napoli – ha ulteriormente aggravato le condizioni di lavoratori, pensionati e studenti, evidenziando le carenze dei sistemi di protezione sociale. La crisi ha, inoltre, aumentato le diseguaglianze sociali, economiche e territoriali, aggravando le tensioni sociali; rispetto ad esse il mondo del lavoro rifiuta ogni tentativo di strumentalizzazione e condanna ogni violenza, non rinunciando a manifestare, ma sempre nel rispetto delle leggi e delle regole”. “In questo contesto – hanno ricordato Schiavella, Tipaldi e Sgambati – la vertenza Whirlpool assume ancor più valore generale come argine da presidiare per dare certezza ai lavoratori e futuro all’industria a Napoli”. Il mantenimento del sito produttivo di Napoli, secondo Cgil Cisl Uil, deve diventare “il perno su cui costruire un piano unitario di interventi da proporre per l’efficace utilizzo delle risorse nazionali ed europee, ordinarie e straordinarie”. Il sindacato partenopeo chiede di impedire la chiusura di Whirlpool a Napoli, di prolungare gli strumenti di sostegno al reddito e di blocco dei licenziamenti, di destinare almeno il 50% delle risorse derivanti dal Recovery Fund al Mezzogiorno e di definire per le sue spese un grande e organico progetto Nazionale, di garantire il tempestivo rinnovo dei Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro”. “Nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – ribadiscono Cgil Cisl Uil di Napoli – vanno inseriti come parte organica di quel progetto unitario: un piano di bonifica e recupero urbano per Napoli Est; una ridefinizione del perimetro ZES in senso funzionale ad un’effettiva efficacia e un finanziamento adeguato; vanno ridefiniti i modelli organizzativi e gli ambiti di intervento dei servizi pubblici locali, a partire dal loro potenziamento e dalle necessarie integrazioni su scala metropolitana di TPL e dell’igiene ambientale e dei servizi idrici; occorre definire un piano regolatore delle reti digitali che garantisca l’accesso democratico di tutti i cittadini alla banda larga e affermare la proprietà pubblica dei dati”. “La città – secondo Schiavella, Tipaldi e Sgambati – ha bisogno di un progetto unificante che tenga insieme i tanti interventi in atto e quelli necessari ma fermi: Bagnoli, Napoli Est, il Centro Storico, gli interventi urbani delle periferie, il futuro dell’area Flegrea e di quella Vesuviana. Per questo a tutte le Istituzioni chiediamo di superare la politica dell’annuncio e le polemiche strumentali, riconoscendo, al contrario di quanto fatto finora, la centralità di Napoli nella gestione delle risorse a partire dalla sanità, potenziando gli organici della sanità pubblica, la medicina territoriale, i servizi digitali e il Trasporto Pubblico Locale”. “Di quel progetto, col concorso di Governo e istituzioni locali – secondo Cgil Cisl Uil di Napoli – la difesa ed il rilancio di produzioni industriali di qualità da Whirlpool, a FCA, Fincantieri, Leonardo, alla filiera chimica, tessile e agroalimentare e la definizione di un intervento per le Aree complesse di crisi; la costruzione di strategie di lungo periodo per qualificare offerta turistica e commerciale, contestualmente ad interventi immediati a sostegno del settore a partire dalla tutela per i lavoratori impegnati; il vincolo di utilizzo nei provvedimenti già emanati e in definizione di sostegno alle imprese, subordinandone l’utilizzo alla verifica della quantità, della qualità e regolarità del lavoro”.