Alla vigilia del secondo dibattito

All’improvviso, il secondo duello-tv tra la Clinton e Trump da importante è diventato decisivo. Solo vincendo per ko contro l’avversaria il candidato repubblicano potrà rimanere in corsa con qualche probabilità di successo. La tempesta scatenata da un suo volgarissimo fuori onda sulle donne rischia,questa volta, di travolgerlo. I fatti sono noti. Alla vigilia del dibattito televisivo, il” Washington Post” ha reso note alcune battute sulle donne fatte da Trump quando pensava di non essere registrato. Apprezzamenti spudoratamente offensivi e sessisti. “Se sei un vip, alle donne fai fare quello che vuoi”, dice il miliardario, aggiungendo dettagli e descrivendo situazioni francamente irripetibili. Nel suo partito, il primo a dissociarsi e ad attaccare duramente Trump è stato l’autorevole speaker del Congresso Paul Ryan. Subito dopo, il colpo più duro. Il candidato vice-presidente Pence si è rifiutato di sostituirlo in un dibattitto :“Le sue parole sono intollerabili – ha detto- non posso difenderlo“. I repubblicani sono nel caos. C’è chi pensa di sostituire Trump proprio con Pence ma è un “cambio“ difficilissimo se il candidato alla Presidenza si rifiuta .La parte più consistente dei parlamentari repubblicani ritiene che con un leader simile il partito non conquisterà né la Casa Bianca, né la maggioranza al Congresso. Trump ha chiesto scusa. Ha precisato di non aver mai detto d’essere perfetto. Ha aggiunto che ha non alcuna intenzione di ritirarsi.“Questo è davvero un orrore- ha subito dichiarato Hillary Clinton-le donne hanno il potere di fermare Trump. E’ questo il Presidente che vogliamo per le nostre figlie?”.Insomma, le dichiarazioni sessiste del miliardario hanno dato un bell’aiuto alla Clinton in difficoltà.La candidata democratica, per esempio, non riesce a sfondare tra i giovani tra i 18 e i 30 anni. La vedono come la classica rappresentante dell’odiato establishment ,da Wall Street ai politici di Washington .In parte, questi giovani sono i nostalgici di Bernie Sanders, il senatore “socialista” che in luglio rinunciò a sfidare Hillary nella corsa alla nomination. Sono ancora incerti se appoggiare lei o non andare proprio a votare. Altri guardano all’indipendente Gary Johnson, malgrado la sua terribile gaffe in tv :“Aleppo?Cosa è Aleppo?”. Hillary, a un mese dalle presidenziali ,ce la sta mettendo tutta per portare almeno una quota importante di questi elettori dalla sua parte :”Ho fatto e continuerò a fare tanto per il sociale, per abbattere le barriere tra bianchi e neri, per dare alle donne che lavorano gli stessi diritti e gli stessi salari che hanno gli uomini“.Seguendola in tv far comizi da uno stato all’altro, sembra completamente rimessa dal malore che la colpì l’11 settembre scorso. Le immagini del collasso mentre saliva sull’auto sono un brutto ricordo ormai lontano. Appare sempre energica e grintosa e in più perfino spiritosa ,segno questo di una nuova capacità di dominare l’ansia. Ora, grazie a Trump, sarà ancora più tranquilla.